Sono diverse le ricerche che si sono concentrate negli anni su questi deliziosi frutti di bosco. In particolare la maggior parte si è concentrata sul suo effetto sulle infezioni urinarie e sul loro potere sui vasi sanguigni in generale.
I ricercatori dell’Università della East Anglia nel Regno Unito hanno collaborato con quelli della Harvard University negli Stati Uniti. In particolare il loro scopo era quello di indagare per capire se consumare regolarmente mirtilli potesse alterare il profilo metabolico di chi vive con la sindrome metabolica.
Cos’è la sindrome metabolica?
La sindrome metabolica indica un insieme di condizioni che includono:
- pressione alta,
- eccesso di grasso addominale,
- iperglicemia,
- colesterolo alto,
- trigliceridi alti
Tutti insieme questi fattori fanno impennare il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete di tipo 2.
I mirtilli sono naturalmente ricchi di composti chiamati antociani. Si tratta di pigmenti solubili che possono essere rossi, neri, blu o viola. Questi flavonoidi sono presenti in molte piante. Ci sono diverse prove scientifiche del legame tra il consumo di antociani e la riduzione del rischio di morte prematura. Tutte queste ricerche sono state portate avanti però solo per un breve periodo di tempo.
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La ricerca anglo americana
Per raggiungere i loro risultati il team di esperti ha analizzato i dati di 115 persone, tutte tra i 50 e i 75 anni con la sindrome metabolica. Lo studio è durato sei mesi, diventando il più lungo di questo tipo.
I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi:
- il primo mangiava polvere di mirtilli essiccata al giorno equivalente a 150 grammi;
- il secondo ne ha consumato una quantità equivalente a 75 grammi;
- il terzo un placebo.
All’inizio e alla fine della sperimentazione, i ricercatori hanno verificato la resistenza all’insulina, i livelli di colesterolo e la funzione vascolare.
I risultati
Lo studio ha dimostrato che mangiare una tazza di mirtilli al giorno migliora la funzione vascolare e la rigidità delle arterie. Questa duplice azione abbassa di il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari tra il 12 e il 15 per cento. Per avere questo miglioramento della salute del nostro sistema cardio circolatorio bisogna però consumarne 150 grammi al giorno, in pratica una tazza.
Quali sono i motivi?
I ricercatori pensano che i benefici cardiovascolari sono dovuti principalmente alla presenza degli antociani nei mirtilli. Nell’intestino basso il corpo metabolizza gli antociani per produrre una serie di composti chimici. Questi composti chimici sono il sostentamento della flora batterica, giocando un ruolo chiave nel metabolismo.
FONTE: American Journal of Clinical Nutrition
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