Mi ero pregustata un sabato sera nel segno del buon cibo e del divertimento, invece è stata l’unica volta che mi sono dovuta coricare a digiuno, alle nove di sera, in preda ai brividi di febbre e con gola e collo gonfi e doloranti. Colpa degli orecchioni, ho scoperto in seguito.
Mentre giravo un servizio, ho iniziato a sentire male all’orecchio
Avevo 25 anni e stavo lavorando come inviata per ¡Fuego! in uno stato di notevole tensione emotiva. Quel fine settimana ero andata con la troupe a Verbier, vivacissima località sciistica nel cuore delle Alpi, per realizzare un servizio sugli sport estremi. Ripensandoci, già la notte prima avevo percepito un inusuale dolore alle orecchie, ma non ci avevo fatto troppo caso, attribuendolo a un colpo d’aria: non indosso mai sciarpa e cappello e quindi mi capita spesso di essere raffreddata. Il mattino seguente il malessere era sparito e mi ero buttata nel lavoro. Soltanto quando ho dovuto affrontare la discesa di un dirupo, imbragata e legata a una corda, ho iniziato a sentirmi male. Sospesa in aria, con la parete rocciosa verticale davanti a me, sono stata assalita dal panico. E, mentre gridavo terrorizzata, all’improvviso ho percepito dietro l’orecchio una contrazione e una fitta acuta.
Sentivo male anche a masticare
Risultato? In pochi secondi mi sono trasformata in uno Snorky. Avete presente il cartone animato con quelle buffe creature dei fondali marini con il respiratore in testa? Ecco, ero molto simile. L’unica differenza, il mio snorkel era laterale. Avrei voluto tornare in hotel, sdraiarmi e riposare, ma mi scocciava mandare all’aria il servizio televisivo, così mi sono fatta prestare una sciarpa e ho stretto i denti. Nel frattempo, però, la situazione peggiorava e all’ora di cena mi sentivo uno straccio. Quella sera, con grande dispiacere, non sono riuscita ad assaggiare nulla. Non mi era mai capitato di provare un dolore così acuto nel masticare e nel deglutire. «Sarà un semplice colpo di freddo, o al massimo un’otite», mi ripetevo per tranquillizzarmi. E, invece, nonostante la tachipirina, la mattina dopo la febbre non era scesa. Ero molto preoccupata, non capivo da che cosa fosse dovuto il mio malessere.
Mangiavo solo brodo e yogurt
Così, appena tornata a Milano, sono andata di corsa a farmi visitare dal mio medico, che ci ha messo poco a formulare la diagnosi. La prima domanda che mi ha fatto è stata: «Hai fatto gli orecchioni da piccola?». Ho risposto: «No». Ed… ecco svelato il mistero! Mi ha prescritto, quindi, una terapia farmacologica e suggerito di mangiare solo brodo, yogurt e prodotti liquidi per alcuni giorni, fino a quando gola e ghiandole non si fossero disinfiammate. Mica uno scherzo per una golosa come me. Non sono mai stata tanto triste come in quella settimana di isolamento e di digiuno. Per farmi forza mi ripetevo
di continuo che era solo questione di poco tempo e che a breve avrei potuto finalmente mangiare di nuovo. In compenso, grazie agli orecchioni sono dimagrita ben tre chili e mezzo! Inutile dirvi che li ho ripresi quasi subito, vero?
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