Il cervello è in grado di rinnovarsi continuamente, addirittura fino ai 97 anni. È questo in estrema sintesi il risultato di uno studio dell’Università Csic Uam di Madrid. Naturalmente il numero di nuovi neuroni cala progressivamente con il passare dell’età. La diminuzione diventa drammatica già ai primi stadi dell’Alzheimer. Ecco i 10 segni premonitori di questa malattia.
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La ricerca spagnola
I ricercatori, guidati da Maria Llorens-Martin, hanno analizzato 58 cervelli prelevati da persone morte tra i 43 e i 97 anni. L’indagine si è concentrata sull’ippocampo, un’area cerebrale in cui si formano memoria ed emozioni.
I neuroni non appaiono nel cervello completamente formati, ma attraversano un processo di crescita e maturazione. Il team di scienziati ha potuto così individuare neuroni immaturi o nuovi nei cervelli che hanno esaminato.
I risultati dello studio dell’Università di Madrid
Nei cervelli sani c’era una decrescita lenta nel numero dei nuovi neuroni con l’avanzare dell’età. Maria Llorens-Martin ha spiegato alla Bbc di credere che possiamo generare nuovi neuroni finché abbiamo bisogno di imparare cose nuove.
Tutto cambia nel cervello di chi è colpito da Alzheimer
Il numero di nuovi neuroni cade da 30.000 a 20.000 per millimetro in chi vive i primi stadi della malattia, una riduzione del 30 per cento. Ciò che sorprende è che avviene prima dell’accumulo della proteina beta amiloide, che è il tratto caratteristico di questa patologia, e prima ancora che i sintomi si manifestino. L’Alzheimer è ancora senza cura. Capire perché si verifica questa drastica riduzione di neuroni nuovi può aprire la strada a nuove terapie. Il prossimo passo, secondo la dottoressa Llorens-Martin, sarà quello di analizzare cervelli di persone vive.
FONTE: Nature Medicine
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