Ridurre lo stress post-operatorio e dimezzare i tempi di ricovero in ospedale: sono questi gli obiettivi della Fast Track Surgery, un protocollo innovativo che, mettendo al centro le esigenze del paziente, rende più tollerabile l’intervento chirurgico (qualunque esso sia). Nei casi di applicazione, la gestione dell’individuo nelle fasi che precedono e seguono l’operazione limita notevolmente l’impatto clinico-chirurgico, rende più sopportabile il percorso di ospedalizzazione, accorcia la durata della degenza e agevola la mobilizzazione immediata. Ma la Fast Track Surgery si può applicare in tutti gli interventi chirurgici? O ci sono casi ben precisi? Ci risponde Francesco Verde, responsabile di Chirurgia Protesica di Anca e Ginocchio presso Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Chiara Caretoni
Anca: in cosa consiste l’intervento di sostituzione?
Chirurgia della cataratta con il laser: dove si può fare?
Chirurgia genitale maschile: scopri le nuove tecniche mininvasive
Chirurgia bariatrica: ecco cosa devi sapere