Oltre a globuli rossi e globuli bianchi, tra i parametri misurati dall’emocromo negli esami del sangue troviamo anche quello delle piastrine. La conta piastrinica è importante per valutare, ad esempio, coagulopatie ed emorragie.
In questo articolo
A cosa servono le piastrine?
Chiamate anche trombociti, le piastrine sono dei frammenti cellulari presenti nel sangue che hanno un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue. Insieme a loro, anche gli enzimi della coagulazione. La funzione della piastrine è bloccare la perdita di sangue quando si verificano delle ferite. La maggior parte (circa un 70%) circola nel sangue, le restanti nella milza. Hanno una “vita media” di circa dieci giorni.
I livelli delle piastrine (PLT)
Uomo/donna: 150.000-400.000/microlitro
Piastrine alte (trombocitosi/piastrinosi): stati infiammatori acuti o cronici, emorragie acute, interventi chirurgici (anche minori), sideropenia, alcuni tipi di patologie oncologiche.
Piastrina basse, cioè carenza di piastrine (trombocitopenia/piastrinopenia): alcune malattie autoimmuni, infezioni virali, terapie farmacologiche, malattie da ridotta produzione emopoietica midollare, alcuni tipi di emopatie maligne.
Piastrine esami del sangue: parola all’esperto
Approfondisci con la videointervista a Francesco Onida, professore associato di Ematologia, dipartimento di Oncologia e Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano che ha curato anche questo testo, e ricorda sempre che il referto deve essere controllato e interpretato dal tuo medico.
Leggi anche…
None found