In questo articolo
Frutta disidratata
Con il termine frutta disidratata si intende la frutta fresca a cui è stata tolta l’acqua, sottoposta a processo di essiccazione per prolungarne la conservazione. Fornisce energia prevalentemente zuccherina, è fonte di fibra solubile e ha un basso indice glicemico: ottima a colazione (può sostituire lo zucchero bianco), prima di fare sport o come spuntino. L’importante è non superare i 30 grammi al dì, che corrispondono a circa due-tre frutti.
I frutti disidratati hanno lo stesso valore nutrizionale della frutta fresca, se si esclude la quantità d’acqua che ovviamente c’è in piccolissima percentuale. Proprio grazie alla mancanza di liquidi, contengono quasi 4 volte più dosi di vitamine e minerali rispetto al frutto fresco. Controllate sempre sull’etichetta che non ci siano zuccheri aggiunti, né grassi, né sale. Sono tutti elementi che potrebbero danneggiare la nostra salute. In genere la frutta disidratata ha intorno alle 350-360 calorie per ogni 100 grammi di prodotto.
Le albicocche secche
Sono un concentrato di potassio (superano il melone): indicate per chi soffre di ipertensione, ma anche per proteggere la pelle e mantenerla elastica (sono ricche di betacarotene).
Frutta disidratata: I datteri
Contengono molto ferro e altri sali minerali, vitamine del gruppo B e fibre: è possibile usarli anche come dolcificanti nei dolci (per esempio, per la base della cheesecake).
I fichi secchi
Danno carburante di pronto utilizzo: ideali a metà mattina, quando attenzione e concentrazione cominciano a calare.
Le prugne secche
Contengono ossifenisatina e altre sostanze utili per risvegliare l’intestino pigro, mentre per quanto riguarda l’uvetta, uno studio pubblicato sul Journal of the International Society of Sport Nutrition ha dimostrato che gli sportivi che la consumano al posto delle barrette energetiche ottengono le stesse prestazioni grazie alla ricchezza di zuccheri, calcio e sostanze antinfiammatorie.
Leggi anche…
None found