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Terapia colesterolo: ecco la svolta. Le linee guida

L'attenzione dell'American Heart Association è incentrata sugli stili di vita. Solo in un secondo momento ci si deve rivolgere ai farmaci, che devono essere adattati alle esigenze di ogni paziente

Le linee guida sul colesterolo

Il colesterolo alto aumenta sensibilmente il rischio di un attacco di cuore o di ictus. Bisogna agire subito, sin da quando si è giovani. Le nuove linee guida sono state messe a punto da un gruppo di 24 scienziati dell’AHA e di 11 di altre organizzazioni.

La valutazione del calcio coronarico o CAC score

Le nuove linee guida chiedono ai medici di procedere alla valutazione del calcio coronarico, ovvero del calcolo della quantità di calcio presente nelle coronarie, in rapporto all’età della persona. È un esame non invasivo e dura pochi minuti. La valutazione del Calcium Score Index consente di classificare le persone che non presentano sintomi in 3 classi diverse, in modo da orientare i successivi passi diagnostici e terapeutici. Questo test è considerato appropriato dai più importanti cardiologi per verificare anche la situazione del colesterolo.

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Colesterolo: la chiave è l’attività fisica

La chiave è l'attività fisicaL’attività fisica dà benefici subito. Anche dopo un singolo episodio si abbassano i livelli di ansia e della pressione arteriosa. A lungo termine i miglioramenti sono tangibili sulla salute del cervello, delle ossa, riduce il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete, oltre ad avere capacità protettive nei confronti dei tumori a vescica, mammella, colon, endometrio, esofago, rene, polmone e stomaco.

Colesterolo: stile di vita sin da giovani

Stile di vita sin da giovaniAssurdo pensare che il colesterolo sia una cosa da “anziani”. È determinante seguire stili di vita salutari durante tutta la vita. Nelle persone più giovani adottare comportamenti equilibrati riduce il rischio di ammalarsi in futuro. È quindi necessario intorno ai 30 anni una valutazione del rischio e una consulenza da parte del proprio medico di base per correggere gli atteggiamenti sbagliati. In questo modo si potranno evitare livelli alti di colesterolo, trigleceridi, pressione sanguigna e iperglicemia.

Per chi ha un colesterolo cattivo intorno ai 190 mg/dl

La terapia dovrebbe essere a base di statine ad alta intensità per abbassare i livelli. Anche una volta raggiunti i 100 mg/dl si consiglia di aggiungere anche ezetimibe.

Per i 40-75enni con diabete e LDL di 70

La terapia dovrebbe essere a base di statine a intensità moderata. Se sono presenti diversi fattori di rischio, le statine devono essere ad alta intensità.

Per chi soffre di malattie aterosclerotiche

Per queste persone è essenziale abbassare i livelli di colesterolo LDL, che è quello considerato cattivo. Si consiglia una terapia a base di statine con la dose massima tollerata. Il vantaggio è che più viene ridotto il colesterolo cattivo, più si abbassa il rischio di malattie croniche. La riduzione deve essere di circa il 50 per cento.

Per chi è ad altissimo rischio di malattie aterosclerotiche

Chi ha un rischio di molto grave di sviluppare malattie cardiovascolari, deve raggiungere il livello di colesterolo LDL di 70 mg/dl. Per raggiungere questo obiettivo si può aggiungere una terapia con ezetimibe insieme alle statine.

Fonti: Circulation

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