L’astensione dal servizio dei medici della sanità pubblica durerà 24 ore e riguarderà il personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale. Naturalmente, come previsto dalla legge, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili.
Perché i medici scioperano
Secondo le organizzazioni dei medici è insufficiente il finanziamento previsto per il Fondo sanitario Nazionale 2019. Critiche anche per il mancato incremento delle risorse destinate all’assunzione del personale e per l’esiguità delle risorse assegnate al finanziamento dei contratti di lavoro, i ritardi amministrativi nei processi di stabilizzazione del precariato del settore sanitario e il mancato finanziamento aggiuntivo per i contratti di formazione specialistica.
In piazza il 17 ottobre
Le organizzazioni sindacali, tra cui l’Anaao e la Fp Cgil, saranno in piazza il 17 ottobre in un sit-in davanti a Montecitorio.
Prestazioni a rischio anche il 23 novembre
Una seconda giornata di sciopero dovrebbe tenersi anche il 23 novembre. In questo caso a incrociare le braccia saranno solo i medici del sindacato degli anestesisti e rianimatori. Sul fronte della medicina convenzionata si è tenuto un incontro al ministero con le principali sigle sindacali sulle misure straordinarie per far fronte alla carenza dei medici di famiglia e sull’accesso alla formazione in Medicina Generale.
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Medici e pazienti: come muoversi nel web?
“Una bufala ci seppellirà”, parte la campagna dell’Ordine dei Medici
Le nostre automobili ci visiteranno come dei medici
Certificati sport devono poter essere rilasciati da tutti i medici