Salute

Protesi d’anca e di ginocchio: la rivoluzione della chirurgia robotica

Intervista al dottor Enis Rustemi sui vantaggi degli interventi protesici robotici mininvasivi e sulle innovazioni della medicina rigenerativa in ortopedia

Chirurgia protesica robotica e medicina rigenerativa. L’innovazione è al centro dell’attività del dottor Enis Rustemi, tra i più importanti chirurghi ortopedici protesici per anca e ginocchio in Italia, esperto nella chirurgia protesica mininvasiva e rigenerativa.

Dottore perché si può dire che la chirurgia robotica ha rivoluzionato le tecniche per le protesi all’anca e al ginocchio?

«L’utilizzo della chirurgia robotica migliora la precisione dell’intervento, riducendo l’invasività e i tempi di recupero. Un braccio robotico assiste il chirurgo nell’esecuzione dell’operazione, garantendo una maggiore accuratezza nell’impianto della protesi: il medico ha una visione ingrandita e dettagliata dell’area operatoria, con una precisione millimetrica, migliorando l’accesso e la visibilità durante l’intervento, riducendo la durata complessiva dell’operazione. L’estrema precisione di questa procedura consente il posizionamento ideale della protesi, garantendo una migliore stabilità e un minor rischio di complicanze, come infezioni e problemi di cicatrizzazione. Utilizziamo sistemi di imaging 3D riuscendo a realizzare protesi su misura per ogni singolo paziente, adattandole perfettamente all’anatomia individuale. Inoltre questa tecnica mininvasiva, che utilizza piccole incisioni e strumenti miniaturizzati, permette tempi di recupero più veloci. Si riduce in modo significativo il dolore post-operatorio. Naturalmente occorre che il professionista sia adeguatamente preparato. Quindi si può dire che il robot aiuta il medico a essere ancora più preciso e a personalizzare sempre meglio questo intervento chirurgico».

Sempre più italiani scelgono di sottoporsi a un intervento di protesi al ginocchio e all’anca per migliorare la qualità della vita. Quando è opportuno l’intervento di protesi?

«L‘artrosi al ginocchio e quella all’anca rappresentano le due cause principali di dolore articolare, perché colpiscono milioni di italiani. Il dolore intenso e persistente può compromettere attività quotidiane come camminare, salire le scale o sedersi. Dobbiamo ricordare che l’artrosi è provocata dal naturale processo di invecchiamento. Molti pazienti tendono a posticipare l’intervento per paura e ricorrono in modo massiccio ai farmaci antinfiammatori, che possono avere effetti collaterali su stomaco e intestino, specie se assunti per lungo tempo. Ma l’intervento di protesi non riguarda solo le persone anziani: ci sono molti giovani che hanno subito un trauma importante o che hanno svolto un’attività sportiva agonistica particolarmente intensa e usurante. In questi casi l’intervento mininvasiva di protesi al ginocchio e all’anca è forse ancora più importante. Stiamo parlando di persone nel pieno della loro vita attiva, che con una protesi potranno tornare ad essere quello che erano prima. Tornare a essere indipendenti è fondamentale».

Dottor Rustemi, lei è specializzato anche in medicina rigenerativa. Cos’è il trattamento Lipogems?

«È una soluzione rigenerativa innovativa in ortopedia per il trattamento dell’artrosi, delle patologie tendinee e legamentose. Si sfruttano le cellule staminali mesenchimali presenti nel tessuto adiposo del paziente per rigenerare e proteggere le aree danneggiate, offrendo un’alternativa alle terapie convenzionali. Si effettua un piccolissimo prelievo di tessuto grasso sottocutaneo dal paziente, solitamente a livello addominale. Le cellule del grasso sono quindi isolate e frammentate in piccole particelle attraverso questa tecnica.
Le cellule staminali così ottenute in forma liquida sono re-iniettate, tramite infiltrazione, nell’area interessata dal danno osteo-articolare o tendineo/legamentoso. In questo modo avremo un effetto rigenerativo e protettivo a livello dell’area trattata, riducendo i sintomi e rallentando l’evoluzione degenerativa».

Quali sono invece i benefici delle infiltrazioni di PRP?

«Anche le infiltrazioni di Plasma Ricco di Piastrine e di acido ialuronico sono trattamenti utilizzati con successo per patologie ortopediche e muscolo-scheletriche, come artrosi e lesioni tendinee o muscolari. Questi trattamenti agiscono stimolando i processi naturali di guarigione e rigenerazione dei tessuti grazie ai fattori di crescita rilasciati dalle piastrine. Le infiltrazioni di PRP si basano sul prelievo di sangue del paziente, che viene processato tramite doppia centrifugazione per ottenere un concentrato di piastrine quattro volte superiore rispetto al sangue normale. Questo plasma viene poi re-iniettato nell’area da trattare, accelerando la guarigione e migliorando la rigenerazione di cartilagine, muscoli e tendini».

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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