Se il bambino ha la tosse, un chucchiaio di sciroppo prima della buonanotte sembra il rimedio più sensato. Nulla di più sbagliato: qualsiasi sciroppo o medicinale liquido, va somministrato solo usando l’apposito misurino graduato. Un consiglio banale? Sembrerebbe di no se, a fronte di decine di migliaia di bambini finiti al pronto soccorso per sovradosaggio dei farmaci negli Usa, è dovuta scendere in campo l’American Academy of Pediatrics (AAP) pubblicando le nuove linee guida per il dosaggio corretto delle terapie pediatriche.
Rivolte, prima di tutti, a medici, farmacisti e industrie per spronare a dotare qualunque medicinale per bambini di misurini graduati e indicazioni accurate sulla dose da somministrare in base all’età e, soprattutto, al peso del bambino. Ma l’avviso degli esperti statunitensi è anche per mamme e papà, affinchè si eviti un rischioso fai-da-te. «Anche se è tutti sanno che le unità di misura sono affidabili e precise troppi medici ancora scrivono nelle prescrizioni un dosaggio basato sui cucchiai», ha commentato Ian Paul, pediatra e autore principale delle linee guida. «Alcuni genitori usano il cucchiaio da cucina per somministrare le medicine e ciò può portare a errori potenzialment epericolosi». Ad esempio, il più comune è la scelta del cucchiaio dal cassetto della cucina: basti pensare che il liquido raccolto in un chucchiaio da tè è un terzo di quello contenuto in un cucchiaio da minestra. Una bella differenza, se si ha a che fare con i farmaci.
La raccomandazione degli esperti è, quindi, di affidarsi solo a dosatori graduati e, idealmente, il metodo più preciso è quello di utilizzare una siringa senza ago: appoggiandola all’angolo della bocca del bambino per somministrare la medicina gradualmente, aiuta il bambino a degluire con più facilità la medicina e consente alla mamma di controllorare che la dose di farmaco prescritta sia rispettata al millimetro.
31/03/2015