Qual è l’aspettativa di vita dopo una diagnosi di demenza? Per la prima volta uno studio ha calcolato la media degli anni in cui i pazienti di questa malattia neurodegenerativa sopravvivono.
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Da cosa dipende l’aspettativa di vita dopo una diagnosi di demenza?
Una ricerca svolta nei Paesi Bassi ha analizzato i dati di 5 milioni di pazienti. Molto dipende dall’età in cui arriva la diagnosi. I risultati sostengono infatti che:
- se diagnosticata a 60 anni, gli uomini vivano in media per sei anni e mezzo, che diventano due quando la diagnosi arriva a 85.
- Va meglio alle donne: a 60 anni, sopravvivono per nove anni, a 85 per quattro anni e mezzo.
Perché c’è questa importante differenza tra uomini e donne?
La differenza di genere dipende dal fatto che di solito le donne sviluppano la demenza più tardi. Come sappiamo non tutte le demenze sono uguali. Ad esempio, se si è colpiti da Alzheimer, che è la forma più diffusa, si vive in media 1,4 anni in più rispetto agli altri tipi. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica British Medical Journal.
Quanto si vive in casa di cura?
Lo studio ha anche calcolato il tempo medio di ricovero in casa di cura, che è stato di poco superiore ai 3 anni, con il 13% delle persone ricoverate nel primo anno dopo la diagnosi, che è salito a un terzo (35%) a tre anni e a più della metà (57%) a cinque anni.
I numeri dell’Alzheimer, la demenza più diffusa
La demenza è un disturbo della memoria e delle funzioni cognitive che nel tempo porta il paziente a essere completamente dipendente dall’aiuto esterno.
I dati dell’Osservatorio mondiale della sanità indicano un totale di circa 55 milioni di persone nel mondo affette da demenza e, purtroppo, complice anche l’invecchiamento della popolazione, tale numero nei prossimi anni è destinato a crescere arrivando a poco meno di 80 milioni.
In Italia circa 1,1 milioni di persone soffrono di demenza e tra queste una quota compresa tra il 50 e il 60% è affetta da malattia di Alzheimer. Se si considera che l’Italia svetta sugli altri Paesi dell’area europea per l’età media della popolazione e si esamina il difficile momento del Servizio sanitario nazionale, colpito dalla scarsità di risorse economiche e strutturali, è difficile non attribuire un valore drammatico a questi numeri.