Da sempre ci si chiede quali siano i veleni più pericolosi, che hanno segnato la storia, dalla cicuta e dall’arsenico dell’antichità fino al botulino e al monossido di carbonio dei giorni nostri. Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni dell’Ospedale IRCCS Maugeri di Pavia, ci racconta i veleni più temibili e come prevenirli.
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La fascinazione per i veleni: tra letteratura e cronaca
Agatha Christie, la regina del giallo, trovava i veleni intriganti perché, come dichiarò, «non hanno la crudezza del revolver, né quella del coltello». Tra i suoi romanzi, Un cavallo per la strega del 1961 si concentra sul tallio, un metallo tossico usato in passato come topicida. Questo veleno è stato tristemente protagonista anche di un fatto di cronaca del 2017, quando un ragazzo a Nova Milanese avvelenò i propri familiari.
Qual è il veleno più pericoloso?
Secondo Locatelli, il veleno più pericoloso è il botulino, una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Questa tossina si sviluppa spesso in conserve casalinghe mal preparate, come verdure sott’olio, causando circa 50 casi di avvelenamento all’anno. Nel 2020, un grave caso in Sicilia ha coinvolto oltre 100 persone intossicate da tonno contaminato.
Altri veleni comuni nelle case includono detersivi, disinfettanti e farmaci utilizzati in modo scorretto. Anche i rischi stagionali sono significativi:
- Inverno: avvelenamenti da monossido di carbonio in ambienti mal ventilati.
- Primavera ed estate: morsi di vipera e ingestione di bacche tossiche.
- Autunno: intossicazioni da funghi velenosi come l’Amanita phalloides e il Cortinarius orellanus.
Storie di avvelenamenti famosi
Fin dall’antichità, il veleno è stato usato per eliminare nemici e rivali. Locusta, un’avvelenatrice al servizio di Nerone, preparò il veleno che uccise Britannico, legittimo erede al trono. Cleopatra, invece, si narra abbia testato vari veleni sui condannati a morte per trovarne uno efficace e indolore per sé.
Nel Rinascimento, arsenico e cianuro di potassio erano tra i veleni più comuni, insieme a piante tossiche come la belladonna e la cicuta.
Incidenti moderni: gas tossici e pericoli nascosti
Nel maggio 2024, a Casteldaccia (Palermo), cinque operai sono morti inalando idrogeno solforato durante lavori di manutenzione fognaria. Questo gas, dall’odore di uova marce, può provocare asfissia in pochi respiri. Incidenti simili avvengono anche in cantine vinicole, dove la fermentazione produce anidride carbonica in concentrazioni pericolose. Locatelli raccomanda l’uso di rilevatori di gas per prevenire tali tragedie.
Il Centro Antiveleni di Pavia: un punto di riferimento
Il Centro Antiveleni dell’Ospedale Maugeri, operativo 24/7, offre supporto a medici, farmacisti e cittadini. Nel 2023, ha gestito oltre 100.000 consulenze grazie a un team di 25 specialisti. Oltre all’assistenza, il centro si occupa di formazione, sensibilizzando studenti e professionisti sui rischi legati a droghe, alcol e altre sostanze pericolose.
Le nuove droghe: un pericolo crescente
Locatelli evidenzia l’aumento di cannabinoidi sintetici, sostanze molto più potenti delle droghe tradizionali. Tra queste spicca il fentanyl, un oppioide fino a 100 volte più potente della morfina. Inoltre, il web facilita l’accesso a kit pericolosi, come quelli contenenti nitrito di sodio, responsabile di diversi suicidi tra i giovani.
Innovazione e antidoti contro i veleni
Il Centro Antiveleni sviluppa antidoti per contrastare diversi veleni, pubblicando regolarmente una guida clinica. Tra i successi recenti, l’identificazione di un trattamento efficace contro l’Amanita phalloides.
Il centro collabora inoltre con il Ministero della Salute per prevenire emergenze chimiche, biologiche e nucleari, garantendo la disponibilità di antidoti e dispositivi di protezione.
Veleni e cambiamenti climatici: nuovi rischi
I cambiamenti climatici favoriscono la diffusione di nuovi organismi tossici. Dal 2000, in Italia si sono registrati i primi casi di ciguatera, un’intossicazione causata da pesci che ingeriscono alghe tossiche. Locatelli rassicura sull’efficacia dei controlli alimentari, ma invita alla prudenza.
Consigli per prevenire avvelenamenti
La consapevolezza e la prevenzione sono fondamentali per ridurre il rischio di avvelenamenti. Ecco alcune regole pratiche:
- Seguire procedure sicure nella preparazione di conserve fatte in casa.
- Utilizzare rilevatori di gas in cantine e ambienti chiusi.
- Conservare detersivi, disinfettanti e farmaci fuori dalla portata dei bambini.
- Prestare attenzione alla raccolta di funghi e bacche.
Che si tratti di conserve casalinghe o di nuovi pericoli legati ai cambiamenti climatici, l’informazione rimane la miglior difesa.
Intervista di Paola Arosio