L’attenzione delle autorità sanitarie è per le persone più a rischio di complicanze dell’influenza. Come ampiamente previsto quest’anno l’influenza stagionale ha già colpito quasi due milioni di italiani, costringendo molti a letto. Sebbene i sintomi tendano a risolversi in pochi giorni, in alcuni casi possono insorgere complicazioni gravi, soprattutto in presenza di patologie pregresse. Secondo i dati, influenza e polmonite rientrano tra le prime dieci cause di morte in Italia, evidenziando l’importanza di misure preventive come la vaccinazione.
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Italia in ritardo sulle vaccinazioni
Nonostante l’urgenza, i tassi di copertura vaccinale in Italia restano bassi. Secondo il rapporto ECDC, stilato dalle autorità sanitarie europee, il nostro Paese si colloca tra il 16° e il 17° posto su 27 Paesi europei per la copertura nelle diverse fasce d’età. Un dato che richiede interventi concreti per incentivare l’adesione alla vaccinazione e limitare l’impatto delle infezioni respiratorie stagionali.
Infezioni respiratorie: i virus in circolazione
Le principali infezioni respiratorie stagionali includono:
- Influenza
- Virus Respiratorio Sinciziale (RSV)
- SARS-CoV-2
- Polmonite pneumococcica
Quasi due milioni di casi registrati
Secondo il bollettino RespiVirNet, tra l’11 e il 17 novembre si sono registrati circa 418.000 nuovi casi di sindrome simil-influenzale, portando il totale a quasi due milioni dall’inizio della stagione. L’incidenza è di 7,1 casi per mille assistiti, un valore leggermente inferiore rispetto alla stagione 2023-24, che aveva toccato 8,2 casi per mille assistiti nello stesso periodo.
Bambini sotto i cinque anni i più colpiti
I bambini sotto i cinque anni sono la fascia più colpita, con un’incidenza di 15,9 casi per mille assistiti. Inoltre la circolazione dei virus influenzali è ancora limitata, con il 1,6% dei campioni clinici risultati positivi al virus influenzale (14 di tipo A e 3 di tipo B).
Gli altri virus respiratori
Tra i virus più comuni rilevati:
- Rhinovirus (17,8%)
- SARS-CoV-2 (2,8%)
- Virus Respiratorio Sinciziale (RSV, 1,4%)
- Adenovirus e virus Parainfluenzali
Influenza: chi è più a rischio?
Sebbene l’influenza sia generalmente gestibile, alcuni gruppi di popolazione sono più esposti a complicazioni gravi, tra cui:
- Bambini piccoli e anziani
- Persone con malattie respiratorie croniche, come la BPCO
- Pazienti con diabete, ipertensione e obesità
- Donne in gravidanza (30% dei ricoverati in età riproduttiva)
- Persone con malattie cardiache, a causa del rischio di tachicardia e stress sul cuore.
Previsioni: il picco dopo le feste
Secondo Roberta Siliquini, presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), è atteso un picco influenzale subito dopo le feste natalizie. Per questo, sottolinea l’importanza di:
- Promuovere una cultura della prevenzione
- Organizzare campagne vaccinali capillari
- Garantire a tutti i cittadini accesso ai vaccini e alle protezioni disponibili contro i principali virus respiratori.
Perché vaccinarsi è fondamentale
Oltre a proteggere dai sintomi più gravi, la vaccinazione riduce il rischio di complicazioni e il sovraccarico dei pronto soccorso, che si stima accoglieranno oltre 15 milioni di persone quest’anno.
Conclusione
La prevenzione è la chiave per affrontare al meglio l’influenza stagionale e ridurre l’impatto sulle strutture sanitarie. Vaccinarsi e adottare buone pratiche igieniche sono strumenti essenziali per tutelare la salute pubblica e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.