Bellezza

Maschere LED viso: a cosa servono e come si usano?

Ecco cosa c'è da sapere su questi dispositivi e quali benefici possono offrire per rispondere alle varie esigenze della pelle

Grazie alla loro facilità d’uso e ai risultati promettenti, le maschere LED per il viso sono diventate strumenti molto amati per migliorare la salute e l’aspetto della pelle. Infatti, sui social media, numerosi appassionati di bellezza e celebrità esaltano gli effetti positivi di questi trattamenti. Ma sono realmente efficaci? Come funzionano e quali sono i pro e contro? Lo abbiamo chiesto a Mariuccia Bucci, dermatologa e Past President dell’ISPLAD (International-Italian Society of Plastic-Regenerative and Oncologic Dermatology).

Come agisce la luce LED sulla pelle?

L’acronimo LED significa “Light Emitting Diode” (diodo a emissione luminosa). «Attraverso questa tecnologia viene emessa un’energia luminosa, che però non sviluppa calore e favorisce un miglioramento della pelle. Inoltre, può essere utilizzata anche per trattare patologie come eczema e acne», spiega la dermatologa. 

Gruppo San Donato

Maschere LED viso: come funzionano

«Le maschere LED contengono mediamente circa 2200 diodi che operano tramite questa terapia fotobiologica e vanno ad agire a livello cellulare. Questi dispositivi si applicano sul viso, lasciando scoperti gli occhi, il naso e la bocca». 

«Negli ambulatori si usano spesso lampade LED che danno la possibilità di modulare la potenza dell’emissione. Si possono usare per curare gli edemi, per la guarigione delle ferite e per trattare i dolori muscolari dopo interventi chirurgici al viso».

«Le maschere LED per il viso che si usano a casa hanno una potenza limitata rispetto ai dispositivi usati all’interno degli studi medici. Possono essere integrate nella skincare routine, usandole costantemente e scegliendole in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere. Si possono considerare come dei veri e propri trattamenti di bellezza».

Colori e funzioni delle luci LED

«I diversi colori delle luci LED corrispondono a differenti lunghezze d’onda dello spettro della luce visibile. Ogni colore penetra nella pelle a diverse profondità, stimolando le diverse tipologie di cellule», prosegue l’esperta.

«La luce rossa, che varia intorno ai 630-640 nanometri, è quella che si utilizza di più per il ringiovanimento: agisce sui fibroblasti, penetra nel derma per stimolare la produzione di collagene ed elastina ed è consigliata anche per la pelle poco tonica. Per quanto riguarda la luce blu, permette di agire sulle ghiandole sebacee e anche sul batterio responsabile dell’acne. Ci sono anche la luce gialla, che dà più che altro luminosità all’incarnato, e la luce verde che regolarizza la produzione di sebo».

Maschere LED viso: modalità di utilizzo e risultati

«Dopo aver deterso il viso, si mette la maschera LED che va indossata per circa 10 minuti. Si usa mediamente una volta a settimana, ma i dispositivi domiciliari hanno degli utilizzi anche giornalieri».

«I benefici non si vedono immediatamente, poiché si tratta di una stimolazione, e iniziano a vedersi circa dopo un mese e mezzo o due. Però, è fondamentale seguire il trattamento con costanza», specifica Mariuccia Bucci.

Ci sono controindicazioni?

«Il trattamento con la maschera LED non è invasivo né doloroso. L’unica controindicazione può riguardare le pelli fotosensibili, in presenza di patologie che causano fotosensibilizzazione o nel caso si assumano dei farmaci fotosensibilizzanti».

«Le lampade utilizzate negli studi possono emettere un leggero tepore, specialmente se viene aumentata la potenza. Nel caso in cui si presenti un po’ di rossore dopo la seduta, si possono applicare impacchi freddi o un siero freddo sul viso».

Maschere LED viso: quali scegliere?

Con la vasta gamma di dispositivi disponibili sul mercato, quando si sceglie una maschera LED per il viso è importante considerare alcuni fattori. Vediamo alcuni consigli utili per orientarsi tra le varie opzioni e fare una scelta consapevole, verso un prodotto che sia il più possibile efficace e sicuro:

  • Marchio affidabile: preferire produttori riconosciuti per la qualità e l’affidabilità dei loro dispositivi.
  • Fascia di prezzo: i prezzi dei modelli variano mediamente dai 50 ai 500 euro. Scegliere un prodotto di fascia almeno intermedia può garantire generalmente una buona qualità.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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