Lo sciopero dei medici, dei dirigenti sanitari, degli infermieri e delle altre professioni sanitarie, previsto per mercoledì 20 novembre, potrebbe causare il rinvio di 1,2 milioni di prestazioni sanitarie. Tra queste, si stimano 50.000 esami radiografici, 15.000 interventi chirurgici programmati e 100.000 visite specialistiche, mentre saranno garantite le sole prestazioni d’urgenza.
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Motivazioni dello sciopero dei medici
L’astensione, promossa da Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e dal sindacato Nursing Up, rappresenta una protesta contro una serie di problematiche che interessano il settore sanitario. Ecco i principali punti sollevati dai sindacati:
- Contratti di lavoro e fondi insufficienti: Risorse limitate per il rinnovo contrattuale, inclusi i contratti della sanità privata.
- Mancata detassazione: Assenza di incentivi fiscali sulle retribuzioni.
- Normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico: Ritardi nell’attuazione.
- Indennità infermieristiche: Incrementi definiti esigui e non tempestivi, senza estensione ad altre categorie come le ostetriche.
- Carenza di personale: Mancanza di risorse per nuove assunzioni immediate.
- Sicurezza negli ospedali: Richiesta di Presidi di Pubblica Sicurezza per garantire ambienti lavorativi sicuri.
- Specializzandi: Assenza di contratti e retribuzioni adeguate.
- Riconoscimento del lavoro usurante: Inclusione nei benefici per alcune categorie professionali.
- Vincolo di esclusività: Richiesta di abolizione per gli infermieri e altre figure sanitarie.
La Manovra Economica sotto accusa
Secondo le organizzazioni sindacali, la manovra del governo è considerata “deludente” e insufficiente a garantire un adeguato finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). In particolare, si critica:
- Riduzione dei finanziamenti annunciati.
- Aumenti salariali irrisori: Previsti incrementi di soli 17 euro per i medici e 7 euro per gli infermieri nel 2025, con cifre leggermente superiori per il 2026.
- Defiscalizzazione salariale: Una misura giudicata inefficace poiché non incide sulla massa salariale complessiva.
Proteste e manifestazioni per lo sciopero dei medici
Il 20 novembre, i rappresentanti sindacali di Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up parteciperanno a una manifestazione a Roma, in Piazza SS Apostoli, alle ore 12. Durante l’evento, saranno avanzate richieste per:
- Un incremento significativo delle risorse per i contratti.
- Assunzioni immediate per colmare il divario di personale.
- Maggiore attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Abuso di precettazione e reclutamento di infermieri stranieri
Un ulteriore tema di scontro riguarda la precettazione dei lavoratori da parte della Fondazione Gemelli, che secondo il sindacato Coina rappresenta una “violazione dei diritti”. La Prefettura ha confermato che solo i servizi di urgenza possono essere precettati. Parallelamente, il reclutamento di infermieri stranieri viene definito da Nursing Up una “soluzione tampone”, insufficiente a risolvere le problematiche strutturali del settore.
I Medici Liberi Professionisti scendono in campo
Anche i medici liberi professionisti, rappresentati da Amolp e Afi, esprimono il loro dissenso. Contestano le limitazioni nell’erogazione di farmaci e certificazioni, sottolineando come un loro maggiore coinvolgimento potrebbe ridurre le liste d’attesa, garantendo un miglior accesso alle cure per i cittadini.
Conclusione
Lo sciopero del 20 novembre rappresenta un momento cruciale per il sistema sanitario italiano. La protesta non riguarda solo questioni salariali, ma richiama l’attenzione su problematiche strutturali che rischiano di compromettere la qualità e l’efficienza dell’assistenza sanitaria. I sindacati chiedono interventi immediati e concreti per garantire un futuro sostenibile al SSN e migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti della salute.