Benessere

Nelle federe si nascondono più batteri che nel water

Il letto è il luogo dove ci rilassiamo, ma potremmo non renderci conto di quanto sia anche un terreno fertile per batteri e acari se non viene igienizzato regolarmente

In casa siamo tutti attenti alle pulizie, eppure il luogo dove si possono nascondere germi e batteri è di certo quello più trascurato: il letto. Dopo una sola settimana di utilizzo, le federe e le lenzuola possono ospitare milioni di CFU (unità formanti colonie). Con il passare del tempo, questa cifra cresce in modo esponenziale: entro quattro settimane, i batteri arrivano a quasi 80milioni per centimetro quadrato. A confronto, questo è 17 volte il numero di batteri presenti su una tavoletta del water.

Quali sono le conseguenze dei batteri nelle federe?

Quando le federe non vengono lavate regolarmente, diventano un accumulo di batteri, acari della polvere, sudore, cellule morte della pelle e residui di prodotti per capelli o trucco. Ecco quali sono i rischi per la salute.

Gruppo San Donato

  1. Acne e problemi cutanei

Le federe sporche sono un terreno fertile per batteri come il Propionibacterium acnes, che è strettamente legato all’acne. Il continuo contatto tra il viso e le federe sporche può:

  • Ostruire i pori, favorendo la formazione di punti neri e brufoli.
  • Irritare la pelle, soprattutto in caso di dermatite o pelle sensibile.
  • Aggravare condizioni come eczema o rosacea.
  1. Allergie e problemi respiratori

Gli acari della polvere e le loro feci, che si accumulano nelle federe, sono tra le principali cause di allergie respiratorie. Dormire su una federa sporca può scatenare:

  • Rinorrea allergica (naso che cola, starnuti frequenti).
  • Irritazione agli occhi (prurito, arrossamento).
  • Peggioramento di condizioni come l’asma.
  1. Irritazioni e infezioni cutanee

L’accumulo di batteri, umidità e sporco può causare:

  • Follicolite: infezione dei follicoli piliferi.
  • Dermatiti da contatto: arrossamenti e pruriti causati dal continuo sfregamento con una superficie sporca.
  • Infezioni batteriche: in rari casi, batteri come lo Staphylococcus aureus possono causare infezioni, soprattutto in presenza di micro-ferite sulla pelle.
  1. Problemi agli occhi

Dormire con il viso su federe sporche può trasferire batteri nelle zone sensibili intorno agli occhi, causando:

  • Congiuntivite: infiammazione della congiuntiva dovuta a contaminazioni batteriche o allergiche.
  • Blefarite: infiammazione delle palpebre, spesso legata agli acari della polvere.
  1. Malattie infettive

Anche se meno frequente, le federe sporche possono essere veicolo di infezioni:

  • Herpes simplex: se già presente, può essere facilitato dal contatto con superfici non pulite.
  • Infezioni fungine: l’ambiente caldo e umido delle federe può favorire la crescita di funghi come la Candida.

Da dove provengono i batteri nelle federe?

Uno studio ha rilevato che un materasso contiene circa 3 milioni di CFU di batteri. Un numero che cresce esponenzialmente (oltre 16 milioni di CFU) se si tratta di un modello usato per 7 anni. Da dove provengono questi microrganismi?

  • Dal nostro corpo: il 35% dei batteri proviene dalla pelle, dalla bocca e persino da tracce fecali.
  • Dall’ambiente: polvere, spore di muffe e acari della polvere trovano nelle federe un ambiente ideale per proliferare.
  • Dall’umidità: il sudore rilasciato durante la notte rende il letto un habitat perfetto per batteri e acari, soprattutto se non viene arieggiato correttamente.

Ogni quanto cambiare le federe e le lenzuola

Per mantenere il letto igienico, si consiglia di lavare lenzuola e federe almeno una volta alla settimana. In caso di:

  • Allergie, acne o pelle sensibile, meglio cambiare le federe ogni 2-3 giorni.
  • Climi caldi o umidi è opportuno aumentare la frequenza dei lavaggi per contrastare l’accumulo di umidità e batteri.

È importante poi ricordarsi di arieggiare il letto ogni mattina: lasciare sfatto il letto e aprire le finestre permette la dispersione dell’umidità accumulata durante la notte, evitando l’habitat preferito per la riproduzione dei microganismi.

Quali sono i migliori tessuti per le federe?

Non tutti i tessuti offrono lo stesso livello di protezione contro batteri e acari. Ecco i materiali più indicati per garantire federe igieniche:

  1. Cotone 100%
    • Traspirante, ipoallergenico e facile da lavare a temperature elevate, il cotone è una scelta sicura per chi cerca igiene e comfort.
  2. Bambù
    • Naturalmente antibatterico e altamente traspirante, è perfetto per chi desidera ridurre la proliferazione di acari.
  3. Seta
    • Ipoallergenica e morbida sulla pelle, aiuta a minimizzare l’accumulo di sporco e batteri. Ideale per pelli sensibili e per prevenire rughe.
  4. Microfibra
    • Resistente agli acari e facile da pulire, è una soluzione economica e pratica.
  5. Tessuti trattati con finiture antibatteriche
    • Alcuni tessuti moderni sono progettati per resistere ai batteri e ai cattivi odori, offrendo una protezione extra.

Come lavare le federe in base al tessuto

Lavare le federe correttamente è fondamentale per eliminare batteri e allergeni senza rovinare il materiale. Ecco i consigli in base ai tessuti:

Cotone

  • Temperatura: lavare a 60 °C per eliminare batteri e acari.
  • Detersivo: normale o ipoallergenico.
  • Asciugatura: in asciugatrice o all’aria aperta.

Bambù

  • Temperatura: lavare a 30-40 °C per preservare le proprietà antibatteriche.
  • Detersivo: delicato e senza agenti chimici aggressivi.
  • Asciugatura: all’aria, lontano dalla luce diretta.

Seta

  • Temperatura: lavare a mano o con un ciclo delicato a 30 °C.
  • Detersivo: specifico per tessuti delicati.
  • Asciugatura: all’aria, evitando l’asciugatrice.

Microfibra

  • Temperatura: lavare a 40 °C.
  • Detersivo: universale.
  • Asciugatura: rapida, all’aria o in asciugatrice a bassa temperatura.

Tessuti antibatterici

  • Temperatura: seguire le istruzioni del produttore.
  • Detersivo: neutro, per non danneggiare il trattamento antibatterico.
  • Asciugatura: preferibile all’aria per evitare il deterioramento del materiale.

Leggi anche…

Mostra di più

Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
Pulsante per tornare all'inizio