Nuove terapie contro l’Alzheimer. Anche l’Unione Europea si unisce agli Stati Uniti, Giappone e Regno Unito nell’approvazione di lecanemab, il primo farmaco anti-Alzheimer capace di rallentare la progressione della malattia se somministrato nelle fasi iniziali.
Il comitato per i farmaci a uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali ha raccomandato l’approvazione del farmaco per pazienti adulti con lieve compromissione cognitiva o demenza lieve dovute al morbo di Alzheimer.
In questo articolo
Un cambiamento di posizione dopo l’analisi dei dati
Il semaforo verde arriva dopo una nuova analisi dei dati clinici, ribaltando il parere negativo espresso dall’Ema nell’estate 2024. L’approvazione definitiva, tuttavia, dipenderà dalla Commissione Europea, che dovrebbe pronunciarsi nei prossimi mesi.
Nuove terapie contro l’Alzheimer: la reazione dei clinici
La notizia ha suscitato soddisfazione tra i neurologi, come dichiarato da Alessandro Padovani, presidente della Società Italiana di Neurologia, e Marco Bozzali, presidente della Società Italiana per lo Studio delle Demenze: «L’approvazione apre una nuova era nel trattamento dell’Alzheimer, in particolare per i pazienti nelle fasi iniziali, per i quali sarà possibile rallentare la progressione della malattia».
Tuttavia, gli esperti invitano alla prudenza:
- Non tutti i pazienti potranno beneficiare del trattamento.
- Si attendono decisioni da parte di Aifa per l’autorizzazione dei centri italiani abilitati alla somministrazione.
- L’efficacia del farmaco sarà affiancata, in futuro, da ulteriori terapie con meccanismi d’azione simili.
Nuove terapie contro l’Alzheimer: come funziona il farmaco
Lecanemab è un anticorpo monoclonale progettato per ridurre l’accumulo di beta-amiloide, una proteina associata al deterioramento cognitivo tipico dell’Alzheimer. La sua somministrazione nelle fasi precoci della malattia consente di rallentare il declino cognitivo, rappresentando una speranza concreta per i pazienti e le loro famiglie.
Cosa aspettarsi in Italia?
L’approvazione dell’Ema segna un passo importante, ma l’Italia attende le decisioni di Aifa riguardo:
- Autorizzazione dei centri specialistici per la somministrazione del farmaco;
- Modalità di accesso al trattamento per i pazienti idonei;
- Potenziale inclusione del farmaco nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Conclusioni
L’approvazione di lecanemab rappresenta un punto di svolta nella lotta contro l’Alzheimer. Sebbene sia riservato a pazienti nelle prime fasi della malattia, apre nuove prospettive per migliorare la qualità della vita e rallentare il declino cognitivo.