Benessere

Caldo e smog ti creano affanno? Ecco come affrontarli

Le alte temperature abbattono le performance respiratorie del 20% e il rischio di complicanze si triplica per i soggetti fragili

I nemici del respiro: il caldo

I nemici del respiro: il caldo

Mentre si fa una corsetta per prendere l’autobus, dopo aver salito le scale della metropolitana oppure dopo una camminata sotto il sole cittadino. Avere un po’ di affanno e di fiatone nei giorni di caldo estivo è normale. Soprattutto se le alte temperature si sommano all’inquinamento: in questi casi, la capacità respiratoria di una persona può essere ridotta del 20 per cento. La percentuale aumenta, fino a triplicarsi, in persone con malattie respiratorie, cardiopatici o con malattie invalidanti. «Sono gli
asmatici, i broncopneumopatici cronici, i pazienti cardiaci, i diabetici, gli insufficienti renali, i neoplastici» spiega Roberto Dal Negro, pneumologo e responsabile del Centro nazionale studi di farmacoeconomia e farmacoepidemiologia respiratoria con sede a Verona.

I nemici del respiro: lo smog

I nemici del respiro: lo smog

Se consideriamo anche i fattori inquinanti, il problema aumenta esponenzialmente. Le temperature elevate svolgono effetti sinergici con i biossidi di azoto e l’ozono, provocando infiammazione e ostruzione delle vie aeree. Un disturbo per le persone sane, un vero problema per chi soffre di malattie croniche delle vie aeree. «Nel nostro Paese – continua Dal Negro – non mancano i limiti ai comuni inquinanti (Pm10, Pm2.5, No2 e ozono) imposti dalla legislazione: il vero problema è il loro effettivo controllo e la messa in atto di misure strutturali per il loro contenimento».

Gruppo San Donato

Ecco i cinque consigli dell’esperto per combattere gli effetti di caldo e smog senza compromettere la nostra salute.

Attività quando fa fresco

Attività quando fa fresco

Evitare le attività ad elevato dispendio energetico nelle ore più calde della giornata. Preferire la mattina presto o il tardo pomeriggio, evitando accuratamente la fascia oraria 12-15. Un discorso che deve essere valido per tutti, ma soprattutto per i soggetti più fragili, come bambini, donne in gravidanza, anziani e portatori di patologie respiratorie, cardiache o debilitanti in genere.

Bere, tanto

Bere, tanto

Bere molto, almeno un paio di litri al giorno. Si consideri, però, anche il livello di sudorazione e lo sforzo quotidiano.

Alimentazione leggera

Alimentazione leggera

Mangiare cose leggere, sia a pranzo che a cena (qui alcuni cibi facili da digerire). Ogni volta che uno si appesantisce, infatti, aumenta la richiesta energetica e quindi la fatica. Attenzione, quindi, sia alla quantità che alla tipologia di ciò che mangiamo. Da evitare anche le bevande ricche di zuccheri e alcolici.

Vacanze in luoghi poco affollati

Vacanze in luoghi poco affollati

Attenzione alle vacanze nelle località marine, montane, lacustri più rinomate, perché di solito queste risultano le più inquinate da traffico veicolare e inquinanti ambientali. I pazienti respiratori o cardio-respiratori possono villeggiare ovunque. L’importante è che facciano esercizio fisico, sempre proporzionato alla loro condizione patologica. Quindi, evitare escursioni di cui non si conosce la difficoltà e, comunque, rallentare o fermarsi quando insorge una dispnea evidente.

Aderenza alla terapia di base

Aderenza alla terapia di base

Massima attenzione nell’aderenza alla terapia di base, qualora si tratti di soggetti a rischio.

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