Un numero di piccole ricerche ha scoperto che queste sostanze stupefacenti hanno promettenti abilità nel curare la depressione, alcune dipendenze e lo stress da disturbo post traumatico, dove altri metodi hanno fallito.
La psilocibina
Un team di ricerca inglese ha analizzato l’effetto della psilocibina, che è la sostanza presente in alcuni funghi allucinogeni, su 19 pazienti con depressione maggiore non rispondente ad altre terapie.
La depressione maggiore
Il disturbo depressivo maggiore è caratterizzato da una connettività funzionale anormale a riposo (RSFC) in alcune particolari aree del cervello. Con la risonanza magnetica funzionale si è visto che la cura con psilocibina ha prodotto effetti antidepressivi rapidi e sostenuti.
L’acido lisergico
Un’altra ricerca si è invece concentrata sulla dietilammide dell’acido lisergico, o LSD. I risultati ne hanno dimostrato la capacità di curare alcuni tipi di disordini mentali gravi. Il team dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona ha coinvolto 12 partecipanti. A loro è stata somministrata una piccola dose di LSD o del placebo durante o dopo l’ascolto di musica. Attraverso risonanze magnetiche funzionali è stata monitorata l’attività cerebrale dei volontari. Ne è emerso che, generando nuove connessioni, l’LSD riesce a stimolare il ripristino di quelle deteriorate dalla malattia.
La più importante sperimentazione sul tema parte in questi giorni a Londra
Ora sta per partire la prima sperimentazione importante per capire se queste droghe, che comprendono LSD, mescalina e funghi allucinogeni, possano essere più efficaci degli antidepressivi.
I ricercatori dell’Imperial College di Londra metteranno a paragone i funghetti magici con un famoso antidepressivo in un test che coinvolgerà per almeno due anni molte persone.
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