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Camminare all’indietro: quali sono i benefici?

Si tratta di un esercizio che può migliorare la forza muscolare, la flessibilità e l'equilibrio

Hai mai provato a camminare all’indietro? Negli ultimi tempi, questa pratica sta guadagnando popolarità anche grazie ai social media, e in particolare a TikTok, dove molti utenti e appassionati di fitness ne spiegano i vantaggi.

Camminare all’indietro: a cosa serve

Questo esercizio, conosciuto anche come retro walking o backward walking, può sembrare semplicemente inusuale o divertente, ma ci sono vari studi scientifici che ne documentano i benefici per la salute. Ecco cosa c’è da sapere.

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Riduce il carico sulle articolazioni

La camminata all’indietro può ridurre il carico sulle articolazioni rispetto alla camminata tradizionale e può risultare particolarmente utile per le persone con problemi alle ginocchia.

Uno studio ha confrontato gli effetti della camminata all’indietro rispetto a quella in avanti su partecipanti affetti da osteoartrite al ginocchio. I risultati hanno rivelato che camminare all’indietro ha comportato una maggiore riduzione del dolore e della disabilità funzionale e un miglioramento della forza e delle prestazioni del quadricipite.

Migliora l’equilibrio

Il retro walking può migliorare la propriocezione, ossia la capacità di percepire il proprio corpo nello spazio, nonché il controllo della postura e l’equilibrio.

Allena la forza muscolare e la flessibilità

Camminare all’indietro attiva maggiormente muscoli diversi da quelli coinvolti nella camminata in avanti, come il vasto mediale del quadricipite che si inserisce nella rotula ed è fondamentale per la stabilità del ginocchio. Questo movimento contribuisce a rafforzare la muscolatura e può aiutare a prevenire potenziali infortuni.

Uno studio ha analizzato gli effetti della camminata all’indietro per quattro settimane sui partecipanti, suggerendo che questo tipo di esercizio può essere efficace nell’aumentare la flessibilità dei muscoli posteriori della coscia.

Fa bruciare più calorie

Rispetto alla camminata in avanti, camminare all’indietro è un allenamento cardiovascolare più intenso e può comportare un maggiore consumo calorico.

Un esercizio anche mentale

Camminare all’indietro richiede attenzione, concentrazione e coordinazione. L’impegno mentale richiesto per mantenere l’equilibrio e monitorare l’ambiente circostante contribuisce a migliorare le abilità cognitive e motorie.

Camminare all’indietro: a cosa prestare attenzione?

Tra i principali pericoli ci sono le cadute, poiché non avere visibilità su ciò che si trova dietro di noi aumenta il rischio di inciampare. Per questo è essenziale camminare in spazi sicuri e ben illuminati, evitando superfici irregolari o luoghi affollati, indossare un abbigliamento adeguato e non distrarsi (ad esempio, ascoltando la musica ad alto volume).

In ogni caso, se si hanno dubbi o particolari condizioni mediche, è raccomandabile consultare un medico o il proprio fisioterapista prima di iniziare.

Camminare all’indietro: come iniziare

Dal punto di vista pratico, questa attività si può integrare facilmente nella propria routine di allenamento quotidiana, dedicandole anche solo pochi minuti al giorno.

Generalmente gli esperti consigliano di iniziare gradualmente, camminando a bassa velocità, che sia al chiuso su un tapis roulant o all’aperto su un terreno pianeggiante. Specialmente all’inizio, potrebbe essere consigliabile allenarsi con un partner, il quale, camminando in avanti, potrà controllare che non ci siano ostacoli e aiutarci a svolgere l’esercizio in sicurezza.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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