La pitiriasi rosea di Gibert è una patologia dermatologica che solitamente si risolve da sola e senza lasciare effetti a lungo termine. Anche se può manifestarsi a qualsiasi età, è più comune nelle persone tra i 10 e i 35 anni. Ecco cosa c’è da sapere.
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Pitiriasi rosea: sintomi
Questa malattia della pelle, che si manifesta con macchie rossastre e squamose, prende il nome dal dermatologo francese Camille-Melchior Gibert, il quale descrisse la condizione nel 1860.
- Il primo segno di pitiriasi rosea è spesso una grande chiazza ovale di colore rosato-rosso, ovvero la “chiazza madre”, che appare sul tronco.
- Dopo alcuni giorni o settimane, si sviluppano ulteriori chiazze più piccole, chiamate “macchie figlie”, che si diffondono soprattutto sul tronco e sugli arti, mentre di solito non si manifestano sul viso, sulle mani, sui piedi o sul cuoio capelluto. Queste macchie hanno tipicamente una distribuzione che ricorda un “albero di Natale”.
Le chiazze possono essere asintomatiche o causare prurito, che può variare da lieve a intenso. In alcuni casi, possono comparire anche sintomi come malessere generale, mal di testa, febbre e affaticamento.
Come si diagnostica
La diagnosi di pitiriasi rosea è basata principalmente sull’aspetto caratteristico delle lesioni cutanee. Tuttavia, in casi atipici o quando la diagnosi è incerta, possono essere eseguiti dei test aggiuntivi per escludere altre condizioni dermatologiche.
Pitiriasi rosea: cause
La causa della pitiriasi rosea non è completamente compresa, ma si ritiene che potrebbe essere scatenata da un’infezione virale, in particolare dall’herpesvirus umano di tipo 6 o 7.
Si può prevenire?
Attualmente non sono raccomandate misure specifiche per prevenire la pitiriasi rosea, poiché la causa esatta non è conosciuta con certezza. Sebbene la condizione possa ripresentarsi, le recidive tenderebbero ad essere meno gravi rispetto al primo episodio.
Di norma, la pitiriasi rosea tende a guarire spontaneamente entro qualche settimana e non necessita di trattamenti particolari. Non sembra essere contagiosa e, di conseguenza, non richiede isolamento.
Se il prurito è molto intenso
Tuttavia, se il prurito è particolarmente intenso o la condizione non migliora, è possibile consultare un dermatologo per un trattamento adeguato, volto a mitigare i sintomi del paziente. Per alleviare il prurito, possono essere utilizzati antistaminici orali, corticosteroidi topici, ad esempio sotto forma di creme, o lozioni emollienti.
Quando si è incinta
Inoltre, in caso di gravidanza è opportuno rivolgersi al proprio medico per una valutazione approfondita, anche se le complicazioni associate alla pitiriasi rosea sono relativamente rare e riguardano specialmente le prime 15 settimane di gestazione.
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