L’estate è una stagione tanto attesa quanto piena di insidie per la salute. Caldo e forti sbalzi di temperatura, uso eccessivo del condizionatore ma anche il riverbero della luce del sole sono fattori che portano all’insorgenza di problemi alla vista. Uno su tutti è la cosiddetta sindrome dell’occhio secco, un disturbo oculare dovuto a una ridotta produzione lacrimale (ipolacrimia), da eccessiva evaporazione lacrimale o a un’alterata qualità e composizione lacrimale (dislacrimia). Si può prevenire, però, scegliendo i cibi giusti.
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Occhio secco: ne soffre 1 adulto su 4
Si stima che di occhio secco ne soffra quasi il 25% della popolazione (in particolare di genere femminile), che, di fronte a fastidi oculari, come fotofobia (quando c’è troppa luce), irritazione o sensazione di sabbia nell’occhio, tende a sottovalutare il problema invece di andare a risolverlo, evitando possibili peggioramenti. Se non si interviene per tempo, questo persistente bruciore oculare può portare a lesioni vere e proprie della superficie della cornea.
Colpisce soprattutto le persone in età avanzata
La sindrome dell’occhio secco colpisce perlopiù persone in età avanzata, come per esempio:
- chi presenta un’atrofizzazione delle ghiandole lacrimali;
- donne in menopausa;
- chi fa uso protratto di lenti a contatto, colliri o farmaci sistemici, quali gli antipertensivi, gli ansiolitici, i sonniferi e gli antistaminici.
Occhio secco: quali cibi introdurre
Per una corretta gestione dell’occhio secco è fondamentale che il paziente faccia riferimento a un oculista, anche perché i sintomi lamentati possono essere comuni ad altre patologie, un aspetto che rende necessaria la valutazione dello specialista. Oltre all’utilizzo di lacrime artificiali per la lubrificazione e la protezione della superficie oculare non sono da sottovalutare anche i nostri comportamenti a tavola, soprattutto quando le alte temperature mettono a dura prova il nostro fisico. Alcuni alimenti, infatti, sono particolarmente benefici per mantenere gli occhi ben idratati e sani. Ecco quali.
Acidi grassi Omega-3
Gli acidi grassi Omega-3 sono fondamentali per la salute oculare. Presenti in abbondanza nel pesce azzurro come salmone, sgombro e sardine, questi grassi sani aiutano a ridurre l’infiammazione e a migliorare la qualità delle lacrime. Anche i semi di lino e le noci sono ottime fonti vegetali di Omega-3.
Vitamina A
La vitamina A è essenziale per la produzione di muco, che è uno dei componenti delle lacrime. Una carenza di questa vitamina può portare a secchezza oculare. Carote, patate dolci, spinaci e cavolo riccio sono ricchi di beta-carotene, che il corpo converte in vitamina A.
Vitamina C
La vitamina C ha proprietà antiossidanti che proteggono i tessuti oculari dai danni dei radicali liberi. Agrumi, fragole, peperoni e broccoli sono tra le migliori fonti di questa vitamina. Un’assunzione regolare di vitamina C può contribuire a mantenere la salute delle ghiandole lacrimali.
Vitamina E
Un altro potente antiossidante, la vitamina E, protegge gli occhi dallo stress ossidativo. Mandorle, semi di girasole e nocciole sono ricchi di vitamina E e possono essere facilmente integrati nella dieta quotidiana.
Zinco
Lo zinco aiuta il corpo a utilizzare la vitamina A e protegge gli occhi dalle infezioni. Lo troviamo in abbondanza in carne rossa magra, ostriche, ceci e semi di zucca.
Acqua
Tenendo presente quindi che l’occhio è principalmente costituito da acqua e ha bisogno di quest’ultima per funzionare correttamente, una corretta idratazione è essenziale per garantire la salute degli occhi. Gli esperti suggeriscono un quantitativo di 8-10 bicchieri di acqua al giorno per mantenere il nostro organismo correttamente in funzione.
Occhio secco: quali cibi evitare
Mentre è importante sapere quali alimenti consumare, è altrettanto cruciale essere consapevoli di quelli da evitare. Alcol e caffeina possono avere un effetto diuretico, aumentando la disidratazione. Anche cibi ad alto contenuto di sale possono contribuire alla secchezza oculare.