Il dolore ai testicoli è molto più diffuso di quanto gli uomini siano pronti ad ammettere. Nonostante si tratti di una delle parti più vitali dell’anatomia maschile, si stima che solo poco più di tre uomini ogni dieci li abbia fatti controllare da un medico.
Pochi anche coloro che eseguono l’autopalpazione, che è un controllo molto consigliato dai medici, simile a quello che invece le donne fanno regolarmente al seno. Ogni anno in Italia almeno 2.300 persone, perlopiù giovani, scopre di avere un tumore ai testicoli. La fascia di età più colpita è quella che va dai 15 ai 34 anni, mentre diventa estremamente raro dopo i 60.
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Con diagnosi precoce il tumore ai testicoli ha tassi di guarigione altissimi
Fortunatamente se diagnosticato tempestivamente la possibilità di guarigione è quasi totale, al 99 per cento. Ecco perché la prevenzione gioca un ruolo cruciale.
Ma non c’è solo il cancro: i testicoli sono suscettibili a un’ampia gamma di problemi medici, alcuni relativamente benigni, altri più seri. Spesso si può comprendere quale sia il problema, proprio dall’analisi del dolore che sentiamo.
Forte dolore improvviso a una parte
In genere si tratta di torsione del testicolo, che si verifica quando il funicolo spermatico si attorciglia su se stesso. È il vaso sanguigno che porta sangue al testicolo. Quando si attorciglia il flusso di sangue si interrompe e si riduce significativamente.
Interessa un uomo ogni 4.000, soprattutto giovani. Bisogna immediatamente andare in pronto soccorso e essere sottoposti immediatamente a un intervento chirurgico.
Il principale fattore di rischio è genetico: uno o entrambi i testicoli non sono fissati correttamente al fondo dello scroto sin dalla nascita. L’evento scatenante può essere un trauma sportivo, ma può avvenire anche semplicemente girandosi nel letto mentre si dorme.
Il primo sintomo è un dolore intenso che si irradia all’addome, accompagnato da gonfiore. Spesso viene confuso per un’infezione. Bisogna stare attenti perché se non si interviene subito si può perdere il testicolo.
Non andando a controlli regolari, nella stragrande maggioranza dei casi lo si scopre solo quando succede.
Vasi sanguigni gonfi e sporgenti
In genere è segno di varicocele. I vasi sanguigni dello scroto diventano gonfi e molto visibili. Le vene in questa zona portano via il “sangue sporco”. Il varicocele accade quando invece il sangue ristagna nelle vene, invece di circolare.
Colpisce soprattutto gli adolescenti e spesso non ha sintomi. Può però ridurre la produzione di spermatozoi, riducendo di fatto la fertilità quando si diventa adulti. Ci sono prove scientifiche che tra il 10 e il 20% degli uomini con il varicocele hanno difficoltà ad avere un figlio.
Viene colpita più la parte sinistra perché in questa zona le vene devono fare un percorso diverso, che rende un po’ più complicato al sangue circolare efficientemente.
Di solito si risolve con l’embolizzazione: il medico inserisce nella vena da trattare delle piccole spirali di metallo chirurgico o un tipo particolare di schiuma. In questo modo il sangue non circola più nella vena danneggiata e il varicocele sparisce.
Rossore con gonfiore e dolore
Generalmente si tratta di epididimite, che è un’infiammazione che colpisce l’epididimo, un tubo arrotolato intorno a ogni testicolo. È il luogo in cui ci sono le cellule spermatiche.
Questo problema riguarda 3 uomini ogni 1.000, in genere anziani che hanno ripetute infezioni al tratto urinario o iperplasia prostatica benigna. Quando colpisce i giovani in genere è una conseguenza di un’infezione sessualmente trasmissibile come la clamidia o la gonorrea. Può comunque essere provocata anche da un trauma.
Quando la prostata ostruisce l’uretra, i batteri proliferano nella vescica, causando un’infezione che può raggiungere l’epididimo. I sintomi sono dolore, gonfiore, calore.
Di solito si tratta con antibiotici. Alcune forme si risolvono da sole, ma ci mettono diverse settimane.
Scroto gonfio
In genere si tratta di idrocele, che colpisce il 10% degli adolescenti e l’1% degli adulti o di orchite.
L’idrocele
L’idrocele è un accumulo di liquido intorno a uno o a entrambi i testicoli molto visibile, che nella maggior parte dei casi non fa male, a meno che le dimensioni non diventino importanti. Nei bambini si tratta in genere di un problema di drenaggio dei liquidi che si accumulano all’interno dello scroto. Negli uomini di solito è la conseguenza di un trauma.
Quando decidono di intervenire, i medici intervengono per drenare il liquido in eccesso, praticando una piccola incisione allo scroto. Nei bambini in genere si preferisce non intervenire.
L’orchite
L’orchite è invece un’infezione correlata alla parotite che causa dolore e gonfiore in uno o entrambi i testicoli. Fino a uno su tre maschi che contraggono la parotite dopo la pubertà ne sono interessati. Non è più molto diffusa grazie alle vaccinazioni. Può però essere causata da infezioni batteriche, come le infezioni del tratto urinario (ITU) e le infezioni sessualmente trasmesse (IST).
La terapia prevede la combinazione tra antidolorifici da banco e antibiotici. Si può anche applicare un impacco freddo o caldo sul testicolo colpito per lenire il dolore.
Un testicolo più grande dell’altro
In genere la maggior parte degli uomini ha testicoli più o meno della stessa misura, ma ci sono molte persone che ne hanno uno più grande dell’altro. È abbastanza comune anche averne uno posizionato più in basso dell’altro. Sono condizioni assolutamente normali.