L’Escherichia coli, spesso chiamato solo E.coli, è la specie di batterio più diffusa della famiglia Escherichia. Si trova già nell’intestino umano e in quello di altri animali. La maggior parte dei ceppi è totalmente innocuo, ma alcuni di loro causano problemi intestinali di diversa gravità; altri invece provocano infezioni del tratto urinario, ma anche setticemie, meningite e polmonite.
In questo articolo
Come avviene il contagio?
In genere questa infezione batterica avviene da acqua o cibo contaminati. Si tratta soprattutto di:
- frutta e verdure consumati crudi, ma non ben lavati,
- carne non cotta,
- latte non pastorizzato, il cosiddetto latte crudo.
Il contagio può avvenire anche con il contatto tra persona e persona, quando non ci si lava in modo corretto le mani. È un batterio termosensibile: questo vuol dire che con la cottura muore.
Quali sono i sintomi dell’infezione da Escherichia coli?
Di solito i principali sintomi dell’infezione sono a livello di stomaco e intestino con:
- crampi addominali,
- nausea e/o vomito,
- diarrea, a volte anche con sangue,
- febbre in genere all’inizio dell’infezione.
- In casi molto rari che generalmente riguardano bambini e anziani si può arrivare alla sindrome emolitica uremica, che ha sintomi particolarmente gravi.
Quando colpisce le vie urinarie può causare cistiti e uretriti.
Questi sintomi compaiono in genere dopo dodici ore dal contatto e possono durare fino a una settimana.
Si può prevenire?
Non ci sono farmaci utili alla sua prevenzione, ma comportamenti che possono limitare il rischio:
- lavarsi molto bene le mani prima e dopo aver cucinato o dopo essere stati in bagno.
- La stessa attenzione va riposta nel caso in cui abbiamo cambiato un pannolino o se abbiamo toccato animali,
- non mangiare carne cruda o latte non pastorizzato,
- lavare in modo idoneo frutta e verdura se consumati crudi,
- lavare con sapone e acqua calda le stoviglie prime e dopo averle utilizzate su carne cruda o frutta e verdura crudi non adeguatamente lavate.
Quali sono le terapie?
- Se l’infezione non ha sintomi particolarmente gravi, si risolve spontaneamente. Generalmente la raccomandazione è quella di riposare e di assumere liquidi in abbondanza, per supplire all’acqua persa per la diarrea.
- Se il medico diagnostica un’infezione gastroenterica, non si ricorre subito all’antibiotico, perché potrebbe essere controproducente. Se invece il medico decide per l’antibiotico, prima sarà necessario un antibiogramma per individuare il farmaco giusto.
- Nel caso in caso l’E.coli colpisca il tratto urinario il medico può decidere di usare antibiotici o antisettici urinari.
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