Caldo e farmaci, è un legame a cui stare particolarmente attenti. Le temperature molto alte possono scatenare una serie di effetti collaterali e non solo per la loro conservazione.
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Caldo e farmaci: assolutamente vietato il fai da te
In molti sono tentati di decidere da soli la posologia dei farmaci durante l’estate. Ad esempio chi soffre di ipertensione con il caldo, avrà meno bisogno dell’azione degli antipertensivi. È un errore particolarmente grave. La dose di farmaco o la sua eventuale sospensione va sempre decisa insieme al medico. Le conseguenze potrebbero altrimenti essere molto gravi.
Anche alcuni farmaci per il diabete o per problemi al cuore possono richiedere dosi diverse. Vale lo stesso discorso. Quando si segue una terapia prescritta da un medico, per ogni variazione deve chiedere al medico.
I fotosensibilizzanti
Ci sono diverse categorie di farmaci che possono provocare fastidiose reazione di fotosensibilizzazione, con rash cutanei. Se assumiamo alcuni antibiotici, dobbiamo prestare molta attenzione a esporci ai raggi solari. I più pericolosi in questo senso sono le tetracicline, i chinoloni e i sulfamidici.
Attenzione anche agli steroidi e ai cortisonici. Non tutti producono effetti, ma bisogno leggere con cautela il foglietto illustrativo. Possono avere delle conseguenze sulla capacità di reazione della pelle ai danni solari, aumentando il rischio di scottature.
Anticoncezionali ormai sicuri
Un tempo anche le pillole anticoncezionali potevano dare problemi di fotosensibilità. Ora però i livelli di estrogeni nelle nuove formulazioni sono molto bassi ed è estremamente raro che abbiano effetti sulla pelle.
Caldo e farmaci: quelli che impediscono al corpo di autoregolamentarsi
Altri medicinali possono aumentare il senso di calore, facendo salire la temperatura del corpo. Si tratta in genere degli antistaminici, perché provocano un restringimento dei capillari, limitando la capacità di termoregolamentazione. Anche alcuni integratori definiti dimagranti hanno lo stesso effetto.
Quelli con cui si rischia la disidratazione
Attenzione anche ai lassativi. Per funzionare alcuni di loro richiamano acqua nell’intestino, togliendola da altri organi. In questi casi rischiamo di andare incontro a disidratazione. Lo stesso può avvenire con i diuretici, che spingono il corpo a liberarsi dei liquidi.
Chi assume i beta-bloccanti perché ha problemi cardiaci, vede la sua frequenza cardiaca scendere, impedendo la capacità di termoregolamentazione del corpo.