Nuove terapie contro l’acufene, sintomo che interessa oltre il 70% delle persone con problemi d’udito. Pur non essendo una malattia, il suo apparire peggiora in modo significativo la qualità della vita di chi ne soffre. Le manifestazioni di questo sintomo sono diverse:
- ronzii,
- sibili,
- fischi,
- infezioni dell’apparato uditivo,
- invecchiamento del condotto.
In questo articolo
Serve un approccio multidisciplinare
Si tratta di una condizione particolarmente insidiosa, che va affrontata a 360 gradi, con il contributo di diversi professionisti e non solo gli specialisti dell’udito.
Per arrivare a una diagnosi completa e a un trattamento che possa risolvere il problema o comunque alleviare le manifestazioni di questo sintomo occorre la partecipazione anche di neuropsicologi, gnatologi e geriatri, perché la maggior parte delle persone con difficoltà a sentire è anziana.
Nuove terapie contro l’acufene si concentrano sullo stress e sull’ansia
Tra le nuove terapie ci sono anche:
- mindflulness self compassion, che è uno strumento per gestire lo stress, l’ansia e altre difficili emozioni. Spinge a sviluppare un atteggiamento di auto cura con la stessa gentilezza che si ha nel prendersi cura delle persone a cui si vuole bene. Prevede anche la consapevolezza che ognuno sperimenta sfide nella vita e che non si è soli nei propri disagi.
- Chiamata anche sound therapy, la stimolazione sonora usa suoni esterni per modificare la percezione o la reazione all’acufene. La stimolazione continua spinge il cervello a classificare il disturbo come non importante e produce, nel tempo, un’assuefazione con netta riduzione o scomparsa dell’acufene.
- La Widex Zen Therapy è un trattamento basato su counseling, amplificazione e strategie di relax, per aiutare a correggere pensieri e comportamenti disadattivi legati all’acufene, con un netto sollievo dall’ansia e dallo stress.
Quali sono le cause e i fattori di rischio dell’acufene?
Sono diverse le cause che possono portare a sviluppare l’acufene. Tra le principali c’è l’esposizione ai suoni forti, che possono danneggiare le cellule sensoriali dell’orecchio, ma anche l’eccesso di cerume, l’ipertensione, disturbi che colpiscono i nervi sensoriali.
Tra i fattori di rischio ci sono il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol e caffè, l’assunzione di quantità eccessive di acido acetilsalicilico o di antibiotici.