C’è un legame tra incubi e malattie autoimmuni? Continuare a fare incubi può essere un segnale pessimo per la salute. Uno studio dell’Università di Cambridge e del King’s College di Londra ha scoperto che dietro i brutti sogni ci potrebbero essere alcune malattie anche importanti. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica eClinicalMedicine, che fa parte della community di The Lancet.
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Legame tra incubi e malattie autoimmuni: la ricerca inglese
I ricercatori hanno utilizzato i dati di 676 pazienti con lupus, 69 persone con varie malattie autoimmuni. In Italia si contano tra i 40 e i 50 casi ogni 100.000 persone. Le stime parlano di circa 30.000 persone affette da lupus eritematoso sistemico.
Le malattie autoimmuni sono in costante crescita – in Italia ne sono interessate circa 200mila persone – e colpiscono soprattutto le donne. Si tratta di patologie molto differenti tra di loro. Le più diffuse sono l’asma bronchiale, la malattia di Crohn e l’artrite reumatoide.
Molti pazienti di malattie autoimmuni lamentano incubi
I risultati dell’analisi di queste informazioni hanno dimostrato che oltre tre pazienti ogni cinque che convivono con il lupus e il 33% di chi ha un’altra malattia autoimmune ha incubi ricorrenti, particolarmente violenti e spaventosi. I partecipanti hanno spiegato che questi sogni diventavano ancora più terrorizzanti quando vivevano un periodo di particolare stress.
Legame tra incubi e malattie autoimmuni: fondamentale che i medici ne parlino ai pazienti
Il team di lavoro ha sottolineato quanto sia importante che i medici parlino con i loro pazienti su questi tipi di sintomi. Spesso i pazienti non se la sentono di parlare dei loro sogni anche se spaventosi con il medico che li ha in cura, perché non sanno che possono essere un segnale della malattia.
Diversi medici che si occupano di malattie autoimmuni spiegano che già nella pratica clinica si erano accorti che spesso alcuni pazienti lamentavano incubi ricorrenti e sempre più spaventosi.
Già un altro studio che ha dimostrato una correlazione tra incubi e demenza. In questo caso la ricerca sosteneva che avere molti brutti sogni in gioventù, poteva essere un campanello d’allarme di sviluppare una forma di demenza in età avanzata.