La spirometria è l’esame che consente di valutare la funzionalità polmonare di un individuo. In particolare, misura il volume dell’aria inspirata ed espirata e la forza del flusso respiratorio, con l’obiettivo di prevenire, diagnosticare o monitorare eventuali patologie delle vie aeree, che generalmente causano problemi respiratori.
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Quando si fa la spirometria?
La spirometria può essere prescritta dal medico di famiglia qualora la persona lamenti disturbi respiratori continui come, ad esempio, una tosse cronica o nel caso in cui si sospettasse una patologia broncopolmonare. Si può far fare il test anche a chi è esposto a grandi quantità di polveri o sostanze chimiche volatili, magari per motivi lavorativi, ai fumatori o a pazienti con altre patologie per valutarne lo stato di salute generale. La spirometria viene anche eseguita durante la visita medico-sportiva di tipo agonistico.
Questo esame è in grado di individuare alcune malattie:
- asma;
- broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO);
- polmonite;
- fibrosi cistica;
- fibrosi polmonare idiopatica;
Se queste condizioni sono già state diagnosticate in precedenza, la spirometria può essere effettuata per verificarne l’evoluzione e la risposta del paziente alle terapie in atto.
Come si esegue?
La spirometria si esegue da seduti, con uno stringinaso morbido per impedire all’aria di uscire dal naso. Alla persona si chiede di introdurre in bocca un boccaglio monouso, collegato allo spirometro, cioè il dispositivo che misura i volumi e i flussi respiratori. È necessario stringere con forza il boccaglio con labbra e denti per evitare perdite d’aria. Bisogna poi inspirare molto profondamente, fino al riempimento massimo dei polmoni, ed espirare per almeno 6 secondi, in modo da svuotare completamente i polmoni.
Si ripete il test diverse volte fino a ottenere almeno 3 tracciati leggibili. Come sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità, se il medico lo ritenesse opportuno, si può ripetere la spirometria dopo 15 minuti dall’assunzione di un farmaco broncodilatatore per via inalatoria, per verificare un possibile miglioramento della patologia respiratoria presente.
Bisogna fare una preparazione prima della spirometria?
Le norme di preparazione possono variare da un centro all’altro. In generale, però, bisogna:
- evitare di fumare nell’arco delle 24 ore precedenti;
- evitare di consumare pasti abbondanti almeno 2 ore prima dell’esame;
- non bere alcolici prima del test;
- evitare sforzi fisici intensi il giorno stesso dell’esame;
- indossare abiti larghi e confortevoli;
- sospendere la terapia con farmaci broncodilatatori il giorno stesso del test.
La spirometria è dolorosa?
La spirometria è un esame sicuro, non invasivo e assolutamente non doloroso. Il test dura dai 30 ai 90 minuti, dopo i quali l’individuo può tornare a casa autonomamente e svolgere regolari attività.
Ci sono controindicazioni ed effetti collaterali?
Come ricorda l’ISS, le persone con ipertensione non controllata farmacologicamente, quelle che hanno da poco subito un infarto o un’angina instabile e coloro che si sono sottoposti a un intervento chirurgico alla testa, al torace, allo stomaco e agli occhi non dovrebbero sottoporsi a spirometria. Almeno fino a quando non ottengono il via libera dal proprio medico.
In merito agli effetti collaterali, invece, dopo l’esecuzione del test alcune persone potrebbero avvertire lievi disturbi, come vertigini, debolezza, stanchezza, sensazione di pesantezza alla testa, al torace, agli occhi.