Cozze vive contaminate da Escherichia Coli, che sarebbero state già immesse sull’intero mercato nazionale. Non si conoscono i lotti con cozze vive contaminate anche perché riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati.
Fare grande attenzione
Il Sistema di allerta invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.
Cozze sono filtri acquatici
Le cozze sono organismi “filtratori”, cioè filtrano tutto ciò che è contenuto nei mari nei quali vivono. Di conseguenza, se provengono da acque non perfettamente pulite, possono essere fonte di contaminazione batterica. Per questo motivo sarebbe sempre meglio evitare di mangiarle crude, sia a casa sia al ristorante dove spesso vengono servite sotto forma di crudité. Solo con l’abbattimento (che non sappiamo se è stato fatto accuratamente) e la cottura i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali.
L’Escherichia coli
L’Escherichia coli, o più semplicemente E. coli, è un batterio che si trova normalmente nel nostro intestino e fa parte della flora batterica. Nella maggior parte dei casi è innocuo, ma in alcune forme può provocare seri problemi alla nostra salute, a volte addirittura con esiti fatali.
La maggior parte dei disturbi sono intestinali. Ad esempio è un ceppo dell’Escherichia coli, che provoca la diarrea del viaggiatore. Ce ne sono alcuni, gli enteroemorragici, come l’Escherichia coli O157:H7, che provocano un’infezione caratterizzata da sintomi quali diarrea sanguinolenta, severi crampi addominali e possibili complicanze extraintestinali, anche gravi.
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