Da anni convivo con un’ernia cervicale e due protrusioni del tratto lombare, ma non avevo mai patito un mal di schiena così forte come in questa seconda gravidanza. E pensare che quando aspettavo Fabio, invece, ero in gran forma. Del resto, sono sempre stata una sportiva assidua e all’epoca mi allenavo tutti i giorni. Ma parliamo di dieci anni fa! Adesso ho 41 anni e, dopo l’aborto spontaneo avuto la scorsa primavera al terzo mese, il ginecologo mi ha imposto riposo assoluto durante il primo semestre.
Il mio mal di schiena dovuto al pancione
Insomma, complici l’inattività fisica e l’aumento di peso dovuto alla maternità, già alla fine del quarto mese ho iniziato ad accusare problemi di circolazione, con conseguente gonfiore delle gambe, e dolori alla schiena. Che, soprattutto in posizione sdraiata, nel giro di poco tempo sono diventati insopportabili. Tanto da essere costretta a ricorrere alla Tachipirina per riuscire a dormire. Per aiutarmi ad attutire il disturbo il dottor Carlo Zanella, tesoriere della Società italiana di medicina estetica, mi ha prescritto una dieta a cui cerco di attenermi il più possibile. Mangio poco ma spesso e bevo almeno due litri di acqua al giorno. Consumo in abbondanza carne magra, pesce azzurro, latte e yogurt parzialmente scremati, verdura e frutta. Limito invece caffè, tè, uova (non più di due a settimana), sale e zuccheri. Perché la salute parte dalla tavola. Inoltre, di tanto in tanto, mi sottopongo a qualche seduta di osteopatia e di riflessologia plantare per ridurre le contratture e il dolore.
Mi dedico alla camminata
Anche se il miglior toccasana, per quanto mi riguarda, rimane il movimento. Sì, perché da quando il ginecologo mi ha permesso di camminare, percorro senza accorgermene anche dieci chilometri al giorno. E i benefici sono stati quasi immediati. Tanto per cominciare, quel gonfiore alle gambe si è ridotto. Non solo: anche il mal di schiena è diventato un po’ più tollerabile.
Da ragazza soffrivo di scoliosi
Avevo già avuto guai alla schiena. Alle scuole superiori, come molti ragazzi, ho sofferto di una lieve scoliosi causata dalla cattiva postura e dal peso della cartella, risolta fortunatamente con stretching, ginnastica artistica, danza classica. Poi, a 25 anni, mi sono dedicata all’atletica leggera e a mie spese ho imparato che anche con l’attività fisica non bisogna esagerare. Nonostante sapessi benissimo che servivano equilibrio e accortezza per non rischiare di procurare danni all’apparato scheletrico, io volevo spingermi sempre più in là, superarmi continuamente. Senza pensare alle ripercussioni dannose che, nel tempo, sarebbero emerse.
Troppo sport mi ha danneggiata
Già, perché lo sport praticato in maniera moderata fa bene, l’agonismo invece corrode il fisico. Io ho raccolto tanti successi, come la medaglia d’oro ai Campionati del mondo di atletica leggera paralimpica negli 800 metri nel 2013. E dopo l’atletica ho scoperto il ciclismo, il duathlon, il triathlon e lo sci. Ma ancora adesso pago le conseguenze dell’intensità e della frequenza dei miei allenamenti. Le due protrusioni del tratto lombare sono il risultato di quell’eccesso di attività sportiva praticata per anni. Che dirvi ancora? Se soffrite di mal di schiena, ma senza forti infiammazioni, cercate di rimediare nel
modo più naturale possibile. Prima di usare pomate antidolorifiche e farmaci, rivolgetevi a un osteopata o a un riflessologo.
Annalisa Minetti (testimonianza raccolta da Nicole Cavazzuti per OK Salute e Benessere)
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