Benessere

Smog: è possibile proteggere i nostri animali?

Dalla passeggiata agli integratori fino alla toelettatura, ecco come prendersi cura dei nostri amici a quattro zampe per diminuire i rischi legati all’inquinamento atmosferico e domestico

Lo smog è una delle principali preoccupazioni per chi vive in città e non solo. Un problema che riguarda anche i nostri animali domestici. In particolare, i cani sono esposti a una serie di rischi perché respirano, toccano e interagiscono a livello del suolo, dove si depositano più sostanze nocive. Ecco come preservare la salute dei nostri pet.

Quali sono gli inquinanti più pericolosi?

«Il cane è particolarmente esposto all’inquinamento dell’aria», spiega Giuliano Pellegrini, medico veterinario di Ca’ Zampa, «perché vive si muove, respira e passeggia quasi raso terra dove la concentrazione degli inquinanti per ragioni di densità è maggiore. Il gatto risente più della maggior presenza di sostanze nocive presente nelle nostre case, tra cui polveri e sostanze provenienti dall’esterno ma anche dall’uso che facciamo di prodotti, come detersivi oppure dal fumo passivo».

Gruppo San Donato

Gli effetti dello smog sugli animali

Azione irritante su pelle e mucose

A seconda dei prodotti rilasciati gli organi e apparati colpiti sono diversi. Il primo bersaglio è sicuramente la pelle, l’organo barriera per eccellenza: dove possono svilupparsi dermatiti ed irritazioni. «Le sostanze chimiche più semplici come gli ossidi di azoto e di zolfo hanno un attività irritante e aggressiva per la pelle e tutte le mucose, in particolare quelle oculari e respiratorie, provocando infiammazioni (congiuntiviti, laringiti, riniti e anche nelle parti più profonde fino a bronchi e polmoni). A lungo termine possono avere azione mutagena fino a generare tumori».

Infiammazioni polmonari

Una menzione particolare va alle polveri sottili che si liberano dalla combustione dei carburanti o dalla polverizzazione delle gomme o dell’asfalto stesso: sono una miscela di idrocarburi e minerali che per la loro dimensione possono arrivare negli alveoli dove si depositano e vengono inglobate da cellule spazzine che le portano nei setti del polmone dove restano intrappolate. In quella sede provocano infiammazioni polmonari croniche (pneumoconiosi) che nel tempo possono portare a perdita della funzione respiratoria.

Danni all’apparato digerente

Non bisogna dimenticare che anche i prodotti chimici utilizzati per la pulizia della casa e il fumo passivo rappresentano delle minacce per la salute di cani e gatti. «In particolare, le sostanze chimiche presenti in detergenti, disinfettanti e profumi possono recare danni all’apparato digerente. Il motivo? Il cane si lecca le zampe e il pelo ingerendo le sostanze nocive. Nel gatto il leccamento del pelo è la maggiore via di contatto con il sistema digestivo», continua il dottor Pellegrini.

Smog e animali: in che maniera si può arginare il problema?

  1. Igiene del pelo e rimozione delle polveri con soluzioni apposite (salviette imbevute o schiume, oppure semplicemente con acqua acidulata con aceto) e con una toilettatura regolare con prodotti non aggressivi e idratanti.
  2. Assunzione di cibi e integratori ricchi di antiossidanti per ridurre i danni cellulari.
  3. Visite veterinarie regolari con riguardo agli organi bersaglio più esposti integrate con esami collaterali ad hoc, come ad esempio emocromo ed esami biochimici e, nel caso dell’apparato respiratorio, esami radiografici del torace, fino a eseguire esami di secondo livello come TC o endoscopia. Per chi desidera, fino al 31 marzo è in corso una campagna di prevenzione che prevede visite di controllo a prezzo di listino nelle Cliniche Ca’ Zampa.

Smog e animali: le regole per una passeggiata in salute

Infine, per quanto riguarda la passeggiata è possibile avere degli accorgimenti per far respirare meno smog. «Bisognerebbe evitare le zone con più traffico: teniamo conto che loro respirano a un livello più basso di noi, ad altezza dei tubi di scarico delle auto e dove le polveri, per la loro tendenza a ricadere al suolo, sono più concentrate. Quindi prediligere parchi e giardini in ore possibilmente non di punta».

Le app per controllare la qualità dell’aria

Esistono delle app – come per esempio quella della Regione Lombardia (ARPA) – sulla distribuzione e zonizzazione delle polveri e della qualità dell’aria con la concentrazione degli inquinanti (non solo le polveri ma anche il benzene, gli ossidi di zolfo e di azoto che non sono meno pericolosi).

Protezione solare per chi ha pelo corto o bianco

Andando verso la stagione calda, c’è un’accortezza in più da avere quando si prevede la passeggiata con il proprio animale. Cani e gatti a pelo corto o di colore bianco devono evitare l’esposizione nelle ore del giorno in cui i raggi solari sono più dannosi o avere delle particolari protezioni. I raggi solari oltre ad avere ripercussioni sulla salute fisica hanno conseguenze anche a livello emotivo: come stabilito dall’Università di Harvard i cani diventano più aggressivi nelle giornate calde e inquinate.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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