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Quando siamo regolari
Viene considerato normale andare in bagno da tre volte a settimana fino a tre volte al giorno. Ogni intestino è diverso e, quando è in salute, trova un suo modello da seguire.
Del resto servono tra le 24 e le 72 ore al cibo per arrivare nel tratto finale. Cercate di non sforzarvi mai: non solo non riuscirete a fare niente, ma rischiate pure di ritrovarvi con le emorroidi.
Se il vostro schema classico non viene rispettato generalmente si tratta di stitichezza. I motivi possono essere diversi, dalla disidratazione a una alimentazione scarsa di fibre.
Se non vai in bagno regolarmente non sottovalutare la situazione. Tenere nell’intestino per diversi giorni il cibo mangiato può portare a molti problemi, tra i quali gonfiore e gas intestinali.
L’intestino odia i cibi già pronti
I cibi processati, ovvero la maggior parte di quelli già pronti, possono causare infiammazione nella membrana che ricopre l’intestino, che assorbe quello che mangiamo. L’intestino in questo caso può non riconoscere quello che hai mangiato e attaccarlo come se fossero virus e batteri. È proprio questa reazione che porta all’infiammazione. Ecco perché tutti i medici e i nutrizionisti consigliano di mangiare fibre.
Glutine sì e glutine no
In molte persone il glutine provoca un’infiammazione proprio a livello dell’intestino, anche quando non soffrono di celiachia.
Il modo migliore per essere sicuri che sia proprio il glutine a infiammare questa zona è quella di eliminare completamente i prodotti che lo contengono per quattro settimane consecutive. Dopo questo mese provate a rimangiare cibo con glutine e osservate quello che accade.
Attenzione però. Non prolungate troppo la dieta anti glutine, perché dopo un po’ di tempo il nostro corpo produce meno enzimi capaci di assorbire non solo il glutine ma anche altri cereali.
I prebiotici sono essenziali
I probiotici sono i batteri buoni, mentre i prebiotici sono gli alimenti che nutrono questi batteri. La maggior parte di loro sono cibi ricchi di fibre. Ci sono alimenti che invece non sono ricchi di fibre, ma contengono prebiotici, come l’aglio. Ad esempio il vino rosso contiene polifenoli, indigeribili per le persone, ma che vengono mangiati e quindi digeriti dai batteri dell’intestino. Tra gli altri cibi cipolla, asparagi, banane e legumi.
I probiotici anche
Si tratta dei batteri buoni che vivono nel nostro intestino e sono essenziali. Tra questi ci sono i cibi fermentati come alcuni formaggi, alcuni yogurt, il latte fermentato, i crauti, il tè Kombucha o il kimchi, che è un piatto coreano di verdure fermentate che sta diventando di moda anche da noi. Questi alimenti contengono infatti alcune specie di batteri buoni che possono correre in aiuto a chi sta assumendo antibiotici.
Diversi studi hanno confermato che chi mangia yogurt o latte fermentato fa crescere il numero di Lattobacilli all’interno del proprio intestino e diminuire quello dei batteri cattivi. Altre ricerche danno gli stessi risultati se si assumono kimchi o latte di soia fermentato.
L’umore può dipendere
dalla digestione
Se la nostra digestione è compromessa il nostro corpo produce meno neurotrasmettitori come la serotonina. L’ormone della felicità è prodotto infatti al 95% nel piccolo intestino. Se è prodotto in maniera ridotta cresce l’ansia.
L’intestino adora quando dormiamo
Cercate di recuperare ore di sonno quando potete. Se non riposiamo bene infatti il nostro intestino ne risente e parecchio.
Inoltre durante il riposo notturno l’intestino si auto ripara.
All’intestino piace quando
mastichiamo lentamente
Masticare bene il cibo è il modo migliore per digerirlo bene.
L’intestino ama quando ci
rilassiamo
Lo stress cambia il nostro intestino e lo infiamma. Facciamo tutto quello che possiamo per rilassarci.
Nessuna notizia, è una buona notizia
Nel giornalismo anglosassone si dice no news, good news, intendendo che il fatto che non ci siano notizie, significhi che le notizie sono buone. Così se “non sentiamo” il nostro intestino, vuol dire che tutto sta funzionando bene.
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