Un nuovo virus influenzale si sta affacciando nel nostro Paese. Già l’influenza stagionale ha interessato diversi milioni di italiani. In genere a marzo e aprile a mettere a letto gli italiani sono i virus parainfluenzali o le gastroenteriti.
In questo articolo
Nuovo virus influenzale: quali sono i sintomi?
Generalmente l’influenza di tipo B colpisce bambini, adolescenti e anziani. I sintomi sono quelli tipici di qualsiasi tipo di influenza:
- febbre anche alta,
- tosse,
- mal di gola,
- dolori articolari e muscolari,
- stanchezza diffusa,
- naso che cola,
- dolori addominali,
- nausea,
- diarrea.
Ci possono essere complicanze?
Anche per quanto riguarda le complicanze sono molto simili a quelle del gruppo A. Le persone più fragili possono fare i conti con
- bronchiti,
- polmoniti,
- in casi più rari miocarditi.
Come si cura il nuovo virus influenzale?
Come sempre è assolutamente inutile assumere antibiotici. Essendo un virus non risponde a questa classe di farmaci. Ricordiamo sempre che prendere antibiotici quando non serve, aumenta il rischio di sviluppare la pericolosissima antibiotico resistenza, che è indicata dall’Oms come tra le più serie minacce alla salute umana. Gli antibiotici vanno assunti solo e soltanto dopo che il medico ha stabilito con l’uso del tampone che si tratti di una sovrainfezione batterica.
Quando rivolgersi al medico di base?
Spesso i sintomi impiegano fino a dieci giorni per scomparire del tutto, specie se non sono particolarmente aggressivi. In genere sono sufficienti i farmaci da banco, come antipiretici, qualora si abbia la febbre o antinfiammatori.
Se la febbre dura più di tre giorni è meglio consultare il proprio medico di base. Anche quando colpisce anziani o persone fragili bisogna rivolgersi al proprio medico per cominciare immediatamente la terapia giusta. Il vaccino contro l’influenza protegge anche dal ceppo B, oltre che da quelli A.
Cosa mangiare e bere durante l’influenza di tipo B?
L’alimentazione può essere di grande aiuto. Colpendo spesso anche stomaco e intestino, meglio scegliere cibi leggeri e piccole porzioni. Se il bambino non ha fame, non bisogna spingerlo.
Dobbiamo però stare molto attenti all’idratazione, specie in presenza della diarrea. Il consiglio degli esperti è quello di bere a piccoli sorsi e assumere anche vitamine e sali minerali per una corretta reidratazione.
FONTE: Influnet