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Biancheria del letto
Colorate, tinta unita, di cotone, di seta: le lenzuola del letto coccolano il nostro sonno ogni notte (ricordate di dormire in media sette ore), ma ogni quanto vanno cambiate? Secondo i dati di un’agenzia di assicurazioni domestiche, i single britannici cambiano la biancheria del letto ogni tre mesi e la media degli inglesi addirittura solo tre volte all’anno. Noi italiani siamo sicuramente più puliti da questo punto di vista, ma le abitudini cambiano a seconda delle persone e delle famiglie. Scopri di seguito ogni quanto, e perché, cambiare le lenzuola del letto.
Cosa produce
il nostro corpo
Ogni anno, il corpo umano produce in media 26 litri di sudore e l’umidità è un terreno di coltura ideale per i funghi. Per questo, tra le lenzuola si possono trovare microbi prodotti principalmente da noi (che aumentano se dormiamo nudi). Secondo uno studio, i cuscini e le lenzuola possono ospitare fino a 17 diversi tipi di funghi, per lo più innocui, ma che possono avere conseguenze per chi soffre di asma e sinusite.
Cosa arriva
dall’esterno
Oltre ai microbi prodotti dal nostro corpo, tra le lenzuola dopo qualche giorno si possono trovare anche germi che provengono dall’esterno, portati ad esempio dagli acari della polvere, da animali domestici o dal polline in primavera.
Ogni quanto
cambiare le lenzuola
Ogni quanto cambiare la biancheria del letto? Per evitare che lenzuola si trasformino in un covo di germi, gli esperti consigliano ogni sette giorni. Altrimenti, si potrebbero inalare i microbi e di conseguenza sviluppare raffreddore o irritazione alla gola. Oltre a fare questo cambio di biancheria una volta a settimana, ricordate sempre di aprire le finestre per dieci minuti sia la mattina che la sera. In questo modo cambierete aria alla stanza e renderete il vostro sonno migliore. Anche pigiami e camicie da notte andrebbero cambiati una volta alla settimana.
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