Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, cantava felice Mary Poppins per convincere i bambini a prendere le medicine.
Abitudini sbagliate
Ad alcuni però non basta la sensazione dolce e per riuscire a deglutire una pastiglia finiscono per spezzarla. Altri decidono di tagliarla o triturarla o addirittura di mescolarla agli alimenti. Errori gravi, anche se si utilizza il taglia-pillole. Questa abitudine accade spesso tra gli anziani, che sono poi generalmente coloro che ne prendono di più.
Geriatri e gerontologi a congresso
A lanciare l’allarme sono gli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), riuniti a Napoli per il 62°Congresso Nazionale. I geriatri mettono in guardia sui rischi di schiacciare o dividere le pillole per assumerle più facilmente o per ‘aggiustare’ le dosi della terapia, come spesso consigliano gli stessi medici.
Il 40% degli anziani lo fa
Quattro anziani su dieci alterano la struttura dei farmaci, frantumando le compresse, e uno su cinque le nasconde nei cibi. La divisione delle pillole però è diseguale in un caso su tre, anche se si utilizza uno strumento di precisione come il taglia-pillole. Così facendo infatti la quantità di farmaco assunta si discosta di almeno il 15% da quella prescritta, con un rischio di sotto o sovradosaggio che riduce l’efficacia della terapia.
Effetti collaterali
Non mancano gli effetti indesiderati. Può accadere che il medicinale abbia una finestra terapeutica stretta, ovvero sia tossico a dosaggi che si allontanano anche in modo minimo da quelli necessari.
Il parere dell’esperto
«Dividere le pillole è sempre fonte di errori. – spiega Nicola Ferrara, presidente Sigg – L’imprecisione è inevitabile soprattutto negli anziani che hanno spesso difficoltà visive o problemi articolari alle mani. Non parliamo poi di quando la pastiglia viene triturata. Non perderne una parte consistente è praticamente impossibile. Un’operazione che viene spesso estesa a tutte le medicine prescritte, mescolate in un’unica soluzione. Un mix che può provocare rischi di interazione fra principi diversi e fenomeni di irritazione delle vie aeree a causa dell’inalazioni delle polveri».
Il consiglio
Se si hanno difficoltà nel deglutire le pastiglie, parlatene con il vostro medico. Far
rivedere o richiedere formulazioni diverse può ridurre fino al 70% la necessità di spezzare le compresse.
Oppure si può ricorrere al trucco di mettere la pastiglia intera assieme a yogurt, budini o altri cibi di consistenza morbida.
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