Si parla di induzione del parto quando si ricorre ad alcune particolari tecniche farmacologiche per provocare una modificazione del collo dell’utero e stimolare le contrazioni necessarie, con lo scopo di avviare il travaglio.
Quello che le future mamme vogliono sapere
Spesso, allo scadere dei nove mesi di gravidanza, le donne si trovano ad affrontare un’induzione del parto, che magari inizialmente non era prevista. Le domande più frequenti che si pongono le future mamme, assalite dall’ansia e dalla paura, riguardano principalmente il dolore: il travaglio che precede un parto indotto è più doloroso di quello che insorge spontaneamente? In questi casi è possibile comunque fare l’epidurale? Ce lo spiega Sarah Moretti Montefusco, ginecologa di Humanitas San Pio X di Milano.
Chiara Caretoni
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