Il pesce surgelato ha le stesse qualità di quello fresco. È questo il risultato di uno studio norvegese, che promuove il pesce venduto nei congelatori.
Sono però necessari tre passaggi
Il primo è che il pesce sia congelato appena possibile. Alcune aziende hanno i surgelatori già sulle navi che usano per pescare. Poi, il pesce deve rimanere congelato a una temperatura bassa e stabile senza interruzioni. Infine dev’essere decongelato in modo corretto.
Il pesce è alleato della salute delle ossa
La buona quantità di calcio, presente in particolare in alici, sarde e sardine e la concentrazione di vitamina D di cui abbondano tutti i pesci, ne fanno alleati della salute delle ossa. Contrastano la diminuzione di densità ossea dovuta all’età (e molto diffusa tra le donne in menopausa), riducendo così il rischio di osteoporosi e fratture.
Aiuta a limitare i danni del fumo
Mangiare pesce è ideale per garantirsi un adeguato apporto di uno specifico membro della famiglia degli Omega 3, il DHA, che l’organismo dei fumatori non riesce a produrre in modo adeguato. È importante per mantenere in salute il sistema cardiovascolare, renale e immunitario. Ma anche per il contenuto in taurina, un aminoacido contenuto in tutti i pesci. Contribuisce infatti a diminuire i danni provocati dalle sigarette al sistema cardiovascolare. Aiuta le arterie a non perdere la capacità di dilatarsi, tenendo lontani infarto e ictus.
Migliora la pressione sanguigna
Non solo ridurre il sale a 5-6 grammi al giorno e fare regolare attività fisica (camminare quotidianamente almeno 30 minuti), ma anche portare in tavola due o tre volte la settimana pesce grasso ricco di Omega 3 aiuta a mantenere nella norma i valori della pressione sanguigna. E, come si evince da uno studio britannico della Warwick Medical School, persino ad abbassarla di 5 punti.
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