Curcuma, zenzero e bacche di Goji: ci sono controindicazioni?

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Curcuma, zenzero e bacche di Goji sono entrati a far parte della nostra dieta per gli innumerevoli benefici che apportano alla salute. Il consumo di queste spezie e frutti può avere effetti collaterali indesiderati? Come evitarli? Ne abbiamo parlato con l’esperta di Ok Chiara Manzi, nutrizionista, Fondatrice di Art joins Nutrition Academy, l’Accademia Europea di Nutrizione Culinaria e presidente dell’Associazione per la sicurezza nutrizionale in cucina (Puoi chiederle un consulto, cliccando qui). Ha da poco pubblicato il libro CUCINA EVOLUTION Buona DaVivere! con 100 ricette antiaging facili, veloci ed economiche.

Bacche di Goji

Le bacche di Goji hanno delle spiccate proprietà antiossidanti quando sono fresche. Quelle che generalmente si trovano in commercio perdono questi requisiti perché sono esiccate, inoltre contengono il 70% di zucchero. Consiglio questo prodotto soltanto in un’alimentazione povera di zuccheri e comunque in quantità ridotte: 5 o 6 bacche. Le bacche di Goji esiccate mantengono i polifenoli esattamente come l’uvetta. Non c’è alcuna differenza e non hanno un valore aggiunto dal punto di vista nutrizionale.
Anche i bambini dovrebbero consumarne con parsimonia. Gli zuccheri di cui sono ricche sono causa di obesità infantile e l’Italia è tra i primi posti in Europa a soffrire di questo disturbo. Meglio aggiungere alle preparazioni della frutta fresca come mirtilli o lamponi, ed evitare i succhi derivati da queste bacche che sono anche questi molto zuccherati.

La curcuma

Per quanto riguarda la curcuma, i benefici sono tantissimi, a patto che si rispetti la dose di 5 grammi (un cucchiaino) al giorno e che la si abbini al pepe nero, che deve essere 100 volte inferiore come quantità. Questo connubio è fondamentale altrimenti gli effetti della curcuma diminuiscono di 2.000 volte. Oltre a essere un antinfiammatorio naturale e ad abbassare il colesterolo, questa spezia ha la capacità, provata scientificamente, di bloccare la formazione delle cellule grasse. È quindi un ottimo alleato per chi si vuole mantenere in forma senza aumentare di peso.
Se si eccede con la quantità, oltre un cucchiaino al giorno, potrebbe dare dei problemi gastrointestinali con dolori addominali e diarrea.
I bambini possono consumare tranquillamente la curcuma, ma le dosi devono essere proporzionate al peso. Se il bambino pesa 10 chili, si deve ridurre la quantità a meno di un grammo.

Lo zenzero

Anche questa radice è un potente antinfiammatorio capace di aumentare le difese antiossidanti del nostro organismo, e come la curcuma mantiene le proprietà anche nella forma esiccata. Il prodotto fresco è comunque preferibile, perché puro, mentre spesso nelle preparazioni troviamo anche altri ingredienti nascosti. Lo zenzero è efficace già consumandone un grammo al giorno (una buona grattugiata di prodotto fresco), ma si possono consumare fino a 10-15 grammi al giorno. Al di sopra di queste quantità può dare disturbi gastrointestinali, soprattutto bruciori di stomaco perché è molto piccante. Le sue proprietà si mantengono in cottura. Può quindi essere aggiunto alle preparazioni dolci e salate oppure alle bevande.
I bambini lo possono consumare senza problemi, limitando la quantità a un grammo al giorno.

Lo zenzero candito

Bisogna sempre analizzare il prodotto nel suo insieme, e questo discorso vale per tutti gli alimenti che s trovano in commercio. Non è detto che se contiene zenzero, faccia comunque bene. Lo zenzero candito e le bevande arricchite con questo prodotto possono essere ricche di zucchero, di grassi e calorie, quindi il gioco non vale la candela. L’equilibrio nutrizionale non è mantenuto e i benefici sono inferiori rispetto agli aspetti negativi.