Nessun problema: il vaccino funziona anche con la nuova variante di morbillo. Dopo la notizia di una nuova variante di questa malattia difficile da individuare con i test diagnostici, c’era preoccupazione sull’efficacia della vaccinazione. Ora si sta cercando di aggiornare questi esami nel più breve tempo possibile.
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Nuova variante di morbillo arrivata anche in Italia
Gli esperti hanno individuato cinque casi di morbillo con una nuova variante in Lombardia. La conferma è arrivata congiuntamente dall’Università di Milano e dall’Istituto Superiore di Sanità. I ricercatori hanno classificato i casi come genotipo D8. Non hanno trovato un chiaro legame epidemiologico tra loro, quindi sono stati definiti sporadici. Nessun focolaio insomma.
I primi casi erano stati individuati in Svizzera. I ceppi sono della categoria MeV caratterizzati dai tre mismatch, descritti dal professor Pérez-Rodríguez, un ricercatore che ha condotto col suo team uno studio in Svizzera, vicino al confine con l’Italia.
Immunità resta con vaccino o sviluppo della malattia
Le autorità sanitarie sottolineano che non ci sono problemi per chi abbia già sviluppato l’immunità al morbillo, attraverso la malattia o il vaccino. Il virus che provoca il morbillo è infatti stabile. Di conseguenza le varianti antigeniche non danno problemi alla risposta immunologica. In poche parole chi è vaccinato o ha avuto il morbillo in passato non rischia con le nuove varianti.
Il morbillo resta una malattia seria
In questa occasione gli esperti hanno sottolineato quanto sia importante raggiungere l’immunità di gregge e vaccinare i bambini. Il morbillo può avere conseguenze anche molto importanti.
Quando si fa il vaccino?
Il vaccino contro il morbillo si fa in genere insieme a quelli contro parotite e rosolia. Il pediatra lo inietta per via sottocutanea in due dosi: la prima tra i 12 e i 15 mesi di età, la seconda dose intorno ai 5-6 anni.
Preoccupazione della Ue per aumento diagnosi e nuova variante di morbillo
Solo venerdì scorso il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie aveva richiamato l’attenzione sull’aumento dei casi di morbillo nei Ventisette Paesi dell’Unione europea. Gli esperti dell’ECDC sostengono che questa tendenza continuerà anche prossimi mesi soprattutto per il fatto che sono diminuiti i bambini vaccinati in termini percentuali.