Cominciano ad arrivare i primi studi anche sugli effetti delle sigarette a tabacco riscaldato, che sono certamente meno pericolose delle sigarette tradizionali, ma che danno alcuni problemi. Tecnicamente si chiamano sigarette «heat-not-burn».
La loro differenza principale è che riscaldano il tabacco senza bruciarlo e contengono anche meno tabacco rispetto a quelle tradizionali. Solo pochi giorni fa una meta analisi ha invece confrontato le sigarette classiche con quelle elettroniche.
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Effetti delle sigarette a tabacco riscaldato: lo studio italiano
Una nuova ricerca italiana si è concentrata sui danni da fumo passivo di queste sigarette sui bambini. A occuparsi dello studio l’Università Sapienza di Roma, l’IRCCS Neuromed di Pozzilli in Molise e il Mediterranea Cardiocentro di Napoli. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Environmental Pollution.
I ricercatori hanno analizzato i dati di alcuni bambini e adolescenti tra i 2 e i 18 anni. Prima di procedere con l’esame delle informazioni, gli esperti li hanno divisi in tre gruppi a seconda che:
- in famiglia non fumasse nessuno,
- uno o entrambi i genitori fumassero sigarette tradizionali,
- infine se fossero esposti al fumo di tabacco riscaldato.
I risultati dello studio sugli effetti delle sigarette a tabacco riscaldato
Il gruppo di ricerca ha prelevato loro dei campioni di sangue e hanno misurato con prove strumentali lo stress ossidativo, la funzione endoteliale, che indica lo stato di salute dei vene, arterie e capillari e l’attivazione delle piastrine, che aumento il rischio dello sviluppo di trombi.
I risultati hanno dimostrato che i bambini e gli adolescenti esposti a qualsiasi tipo di fumo di sigaretta avevano alti livelli di stress ossidativo, un’alterazione della funzione endoteliale e una maggiore attivazione piastrinica. Questo significa che hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari.
Cosa sono le sigarette a tabacco riscaldato e cosa contengono?
I dispositivi elettronici che scaldano, senza bruciarlo, il tabacco contenuto in piccole sigarette sono disponibili dal 2014 e la loro fetta di mercato sta crescendo impetuosamente. Contengono nicotina, che sappiamo dare dipendenza fisica e psicologica, e può causare tachicardia e vasocostrizione con ripercussioni sulla pressione arteriosa. Al loro intorno ci sono anche altre sostanze come:
- il black carbon, che è una polvere sottile che facilita l’ingresso nei polmoni di sostanze tossiche,
- lo stagno, un metallo pesante che irrita il cavo orale e gli occhi,
- la formaldeide, che è un un cancerogeno di gruppo 1.
Il fumo di sigaretta causa almeno il 30% dei tumori e gli scienziati hanno dimostrato che aumenta il rischio di 17 tipi di cancro diversi oltre ad altre 40 malattie diverse, che colpiscono soprattutto il sistema respiratorio e quello cardiocircolatorio. Molto pericolosi anche i danni da fumo passivo.