Come tutte le malattie respiratorie, anche la Bpco, ovvero la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, è influenzata dalle stagioni. Non solo dalla primavera e dall’estate, ma anche dalla stagione invernale, periodo in cui i sintomi (tosse, espettorazione, fatica respiratoria) possono riaccendersi a causa dal maggior “circolo” di infezioni, come ci spiega Nicola Scichilone, Dirigente medico Pneumologia Ospedale Cervello di Palermo, nella nostra videointervista.
La Bpco
La Bpco ha una prevalenza nella popolazione di circa il 5-6% e, anche se vengono colpiti soprattutto gli anziani e i fumatori, non può essere considerata unicamente una patologia fumo-correlata. Tutti devono stare attenti ai sintomi, soprattutto perché spesso vengono sottovalutati e la diagnosi di Bpco viene fatta in ritardo. E quando la patologia si aggrava, ha un impatto importante sulla vita quotidiana. La diagnosi è clinico-funzionale: si indaga la storia del paziente durante una visita diretta, mentre l’ostruzione è documentata con un esame semplice e indolore che è la spirometria.
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