Svegliarsi più tardi potrebbe migliorare il rendimento scolastico degli adolescenti. A confermarlo ancora una volta, dopo ricerche precedenti su questo tema, è Luigi De Gennaro, professore del Dipartimento di Psicologia della Sapienza e direttore editoriale del sito dell’Associazione Italiana di Medicina del Sonno, durante il congresso Italia Sonno 2023.
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Il sonno è collegato all’apprendimento e alla memoria
Tra sonno e memoria c’è un rapporto di stretta dipendenza. Mentre dormiamo il nostro cervello fissa i ricordi e sceglie cosa non memorizzare. «Il sonno è correlato con il potenziamento di funzioni cognitive come l’apprendimento, l’attenzione e la memoria oltre che con il mantenimento dell’equilibrio psico-emotivo e relazionale», afferma De Gennaro. «Ciò vale tanto per gli adulti, quanto per gli adolescenti, nei quali l’obbligo di alzarsi presto la mattina è associato spesso a un ritardo dell’addormentamento notturno».
Sonno: perché gli adolescenti dormono poco
Gli adolescenti tendono a stare collegati a device elettronici fino a pochi minuti prima di andare a letto. Oltre a questo comportamento, che già di per sé peggiora la qualità del sonno, fattori biologici spingono i ragazzi a rimanere svegli fino a tardi. Eppure, la campanella suona sempre verso le 8. Di conseguenza, molti dormono meno delle 8 ore consigliate dall’American Academy of Sleep Medicine, saltano o si distraggono durante le lezioni.
Adolescenti e sonno: l’esperimento italiano
Basandosi su questi presupposti, nel 2020 il gruppo di ricerca del professor De Gennaro della Sapienza Università di Roma ha condotto uno studio della durata di un anno scolastico. Il lavoro aveva lo scopo di documentare se il posticipare quotidianamente l’orario delle lezioni potesse avere dei benefici sul funzionamento cognitivo degli adolescenti. Alla ricerca hanno partecipato alcuni ragazzi e ragazze dell’istituto secondario Ettore Majorana di Brindisi, suddivisi in due gruppi sperimentali: per uno la campanella suonava alle 8, mentre per il secondo gruppo le lezioni iniziavano alle 9.
I benefici della sveglia posticipata
Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Nature and Science of Sleep con i seguenti benefici:
- un aumento del tempo di sonno;
- una diminuzione delle sue alterazioni;
- un costante miglioramento dell’attenzione durante le ore scolastiche;
- un marcato incremento del rendimento.
Miglioramento nelle discipline scientifiche
Durante il periodo della pandemia da Covid la scuola aveva imposto una stratificazione dell’orario di ingresso scolastico al fine di ridurre le condizioni di assembramento. «Il confronto tra prestazioni accademiche ha mostrato un significativo incremento della performance (media dei voti ottenuti al termine di primo e secondo semestre) nelle classi che avevano attuato il posticipo, con particolare riferimento alle materie scientifiche per le classi prime e seconde», afferma l’esperto De Gennaro. Anche in questo caso, i risultati pubblicati su una rivista scientifica internazionale, indicano un miglioramento negli adolescenti che posticipavano di 100 minuti l’orario di ingresso scolastico. Tale miglioramento era più marcato per le discipline scientifiche.
Anticipare l’addormentamento non è un’alternativa
E se invece di svegliarsi dopo, si andasse a letto prima? «Facile a dirsi, ma difficile da realizzare. Lo sa chiunque sia genitore di adolescenti. Nei fatti, la sperimentazione in merito eseguita in vari Paesi del mondo, riporta dei lievi miglioramenti in seguito a un “coprifuoco” dagli smartphone e altri dispositivi almeno un’ora prima dell’ora di addormentamento. Tale efficacia aumentava se, alla modifica delle abitudini notturne, si accompagnava anche un programma psicosociale, finalizzato a modificare aspetti delle relazioni con i genitori, i coetanei e la scuola stessa. Per essere franchi è difficile immaginare che programmi simili raggiungano tutti i ragazzi in età scolare e le loro famiglie», conclude De Gennaro.
Adolescenti e sonno: svegliarsi dopo per imparare con più facilità
In conclusione, si può affermare che il posticipo dell’orario scolastico per gli adolescenti dovrebbe portare a un aumento della durata del sonno e del rendimento. Potendo dormire un po’ di più e andando a scuola più tardi, infatti, gli studenti riuscirebbero a essere più concentrati e a imparare le cose con più facilità.