Benessere

Per le feste tiriamo fuori le unghie… ma trattiamole bene!

La manicure può rivelarsi nociva se si scelgono centri di bellezza dove non c’è la massima attenzione alla sterilizzazione e alla sostituzione degli strumenti

Alzi la mano chi, durante le festività di fine anno, non sente il desiderio di rendere tutto più bello: la casa, la tavola e perfino le unghie. Sono le donne specialmente a non fare a meno della manicure (e della pedicure), magari con uno smalto rosso tipicamente natalizio. Ma anche gli uomini sono sempre più propensi ad avere dita curate… e in buona salute.

In inverno le unghie soffrono di più

«Questa abitudine può rivelarsi nociva se si scelgono centri di bellezza dove non c’è la massima attenzione alla sterilizzazione e alla sostituzione degli strumenti», avverte Marco Bordina, podologo del Centro Medico Santagostino. Senza dimenticare che durante il periodo invernale, con l’utilizzo di calzature chiuse, aumentano i rischi di patologie come onicomicosi, tinea pedis (funghi a livello cutaneo) e traumi ungueali che possono degenerare in onicocriptosi (unghia incarnita).

Gruppo San Donato

Le regole della manicure e della pedicure

Per prima cosa è opportuno non esagerare con gli artifici estetici. La manicure va bene, a patto che non sia invasiva né a domicilio: non vanno tagliate troppo le cuticole (pellicine), perché sono una protezione naturale. Gli smalti devono essere di buona qualità e certificati dei produttori. Tra i solventi per la rimozione del colore è meglio scegliere quelli più delicati e senza alcol e poi, quando si mette la crema sulle mani, è bene ricordarsi di idratare anche le unghie.

Le principali malattie delle unghie

Tra le principali malattie che colpiscono questa minuscola parte del corpo, alcune possono avere origine da infezioni o micosi. Se cambiano colore, si sfaldano, si sfrangiano, si rompono del margine libero o si sollevano c’è qualcosa che non va. Per capire il problema si esegue un esame micologico, in cui si preleva un pezzetto di materiale corneo da esaminare. Di fronte a esiti positivi si possono individuare cure specifiche che possono prevedere medicazioni locali o l’assunzione di antimicotici per via orale.

I fattori esterni che danneggiano le unghie

Le patologie che intaccano le unghie possono arrivare anche dall’esterno. Ci sono infezioni che hanno, per esempio, origine da lieviti o microrganismi normalmente presenti sulla pelle. In altri casi i disturbi possono essere collegati ad alcuni tipi di mestieri: non è una coincidenza che persone che, anche per ragioni professionali, maneggiano farine acqua o anno, per svariate ragioni, la pelle macerata siano colpite più facilmente da questi problemi. In tutti questi casi si ricorre a trattamenti locali e, se necessario, può essere somministrato anche un antibiotico per via orale.

Come riconoscere centri estetici “sicuri”

Essendo le unghie una parte delicata, per evitare infezioni è bene scegliere con cura il centro di bellezza dove recarsi per la manicure o la pedicure. Per accettarvi di essere un luogo “sicuro” per prima cosa badate alla sterilizzazione degli strumenti. «I microrganismi sono presenti ovunque e l’unico modo per evitare che tali microrganismi, soprattutto se patogeni, si muovano da una persona all’altra (“infezioni crociate”) è utilizzare sempre strumenti sterili e operare in condizioni controllate», afferma Bordina. Non fidatevi dei centri estetici e di bellezza nei quali si vedono ancora “sterilizzatori” a raggi UVA e a cristalli di quarzo, spesso usati impropriamente.

Quando affidarsi a un podologo

«Se poi dovete eseguire un trattamento curativo, per presenza di calli, allora è raccomandabile affidarsi a podologi specializzati o a centri medici polispecialistici dove vi sia cura e attenzione alla sterilizzazione», continua il dottore. Questo serve a evitare di trascurare il proprio problema e i potenziali rischi che possono derivare da una valutazione errata, o peggio, dal consiglio sbagliato dato da una persona non competente in materia.

Sulla salute è meglio non risparmiare…

«Come può un’estetista prendersi il rischio di trattare, per esempio, un paziente diabetico? A quale titolo può consigliare cure, medicazioni e rimedi? Questo è il lavoro del podologo ed è importante che il paziente riconosca e sappia in quali casi rivolgersi all’operatore estetico e in quali a uno specialista. Tuttavia è giusto non generalizzare: ci sono centri estetici molto professionali, i quali conoscono i propri limiti d’intervento», conclude Bordina. Basta allora tenere gli occhi aperti e non cedere alla tentazione di entrare in un centro di bellezza solo per i prezzi competitivi, pensando che le unghie non siano importanti. La nostra salute, infatti, passa anche da loro.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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