Psicologia

Canzoni di Natale: come agiscono su mente ed emozioni?

In molti di noi sentire e canticchiare le melodie legate alle festività di fine anno ha effetti positivi, ma non per tutti è così. Ecco cosa dicono i principali studi scientifici su questo tema

Quali sono gli effetti delle canzoni di Natale sulla salute? Di questo tema se ne sono occupati diversi studi scientifici. Innanzitutto è giusto ricordare che ascoltare musica in generale ha un impatto benefico. Sappiamo ad esempio che l’ascolto della musica classica faccia percepire meno la sensazione di dolore. Per gli sportivi ha la capacità di aumentare le loro prestazioni durante gli allenamenti.

In particolare ascoltare le canzoni natalizie ha diversi effetti su corpo e mente.

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Canzoni di Natale: buonumore per molti, tristezza per alcuni

Nella maggior parte delle persone sentire le vecchie canzoni legate a questo periodo migliora l’umore. L’effetto nostalgia dei Natali di quando eravamo piccoli regala un piacevole effetto neurologico, che permette il rilascio di dopamina e serotonina, che sono considerati gli ormoni del buon umore.

L’effetto può però essere anche deprimente per chi non ama il Natale. Ascoltare continuamente canzoni legate a questo periodo può far tornare alla mente anche ricordi negativi. Succede soprattutto nelle persone che abbiano avuto infanzie traumatiche o la perdita di una persona cara quando si era bambini.

Possono scatenare recidive o crisi in chi abbia già problemi di salute mentale

Per le persone che già convivono con problemi di salute mentale, le canzoni di Natale possono fungere da trigger per stati d’ansia o profonda tristezza. In psicologia il trigger non è altro che uno stimolo che richiama una precedente esperienza traumatica. Può essere una frase, un’immagine, un odore e appunto un canzone.

Effetti delle canzoni di Natale sulla salute

Aiuta a migliorare la memoria

Ascoltare e cantare le canzoni natalizie può migliorare anche la memoria. Del resto le canzoni vengono già usate anche nelle terapie contro Alzheimer per far riaffiorare i ricordi legati all’infanzia e all’adolescenza. Alcuni studi hanno dimostrato che la musicoterapia aiuta a mantenere e riabilitare le capacità cognitive dei pazienti.

Diminuiscono i livelli di stress

Sentire i motivi natalizi ha anche un apprezzabile effetto sul cuore. L’ascolto abbassa

  • i valori della pressione sanguigna,
  • il battito cardiaco,
  • i livelli di cortisolo, considerato l’ormone dello stress.

Effetti delle canzoni di Natale sui commessi dei negozi

Per settimane chi lavora nei negozi o nei centri commerciali è costretto ad ascoltare musica natalizia per ore. Va da sé che anche i fan più accaniti di queste canzoni a un certo punto non ne possano più. Tra l’altro la corteccia pre frontale è obbligata a un super lavoro per far concentrare loro durante la loro lunga giornata lavorativa, mentre continuano ad ascoltare le melodie delle feste.

Per loro c’è un peggioramento dell’umore, ma anche un innalzamento dei livelli di stress. Anche quando ascoltano questi brani nel loro tempo libero, il rimando è sempre al lavoro, quindi fanno molta fatica a rilassarsi.

Perché i negozi fanno sentire continuamente le canzoni di Natale?

Negozi e centri commerciali utilizzano l’ascolto della musica e anche i profumi legati al Natale come quello di cannella o di pino, perché stimolerebbe i clienti a passare più tempo all’interno dei negozi. Uno studio di quasi vent’anni fa ha scoperto che musica e profumi natalizi spingono le persone a trascorrere più tempo, aumentando le possibilità di vendere i propri prodotti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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