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I consigli dell’esperto
La merenda deve essere sana e varia, ma non cedere alle richieste dei bambini, soprattutto i più golosi, è difficile. Come trovare il giusto compromesso? Abbiamo parlato di merenda a scuola con l’esperto di OK Andrea Vania, esperto in nutrizione pediatrica. Professore aggregato di Pediatria nella facoltà di Farmacia e Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, è dirigente medico di primo livello e responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica nel Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I di Roma (puoi chiedergli un consulto qui).
Sempre diversa
Il consiglio più importante è cambiare: nell’ambito dei cinque o sei giorni di scuola ci dovrebbero essere altrettante merende diverse. Invece, di solito, i bambini si portano da casa sempre la stessa cosa come ad esempio la merendina o il panino con il salame. Non esiste l’alimento perfetto, perfino una mela tutti i giorni non va bene. Più si varia l’alimentazione più compensiamo gli “errori” e le carenze nutritive che in ogni tipo di pasto o di cibo ci possono essere.
Meglio se fatta in casa
Anche la merendina o il pezzo di pizza vanno bene, basta non esagerare e consumarli una volta la settimana. Certo se si può è consigliabile preparare in casa torte e crostate, perché sono più genuine e sane.
Come alternare
Si può alternare un frutto, uno yogurt, un pezzo di torta, una macedonia di frutta soprattutto nei mesi caldi. Per i più piccoli va benissimo anche il vasetto di frutta grattugiata o disidratata: sono merende gustose e spesso apprezzate. Naturalmente non ci si deve dimenticare dei cibi che al bambino posso piacere di più, come appunto il pezzo di pizza o il piccolo panino. Nella bella stagione, quando si esce da scuola, può anche andare bene un gelato o un frozen yogurt, a patto che non si sia già fatta merenda in classe.
Eliana Canova
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