C’è chi non può fare a meno dei cosiddetti party games con regole intuitive, durata moderata e grafiche accattivanti, come Taboo, Dixit, Cranium e Pictionary, e chi preferisce sistemi di gioco strategici con ambientazioni suggestive, personaggi diversi da utilizzare, lunghe sessioni di gioco e norme articolate, tipo Citadels, Risiko! e Le leggende di Andor. Se nei primi a farla da padrone sono un pizzico di fortuna e le abilità dei giocatori, come la memoria, l’intuizione e la mimica, nei secondi prevalgono le decisioni, le tattiche e la collaborazione, che determinano il risultato della partita.
Di giochi da tavolo ce n’è davvero per tutti i gusti, tant’è che ogni anno in Italia vengono lanciati 800 nuovi titoli. A dirlo è il rapporto Global Board Games Market 2023-2027, secondo cui il settore dei giochi da tavolo sta crescendo del 13% (un trend destinato ad aumentare fino al 2026), contro l’11% dei videogiochi. Inoltre, i maggiori acquirenti sono i Millennials, che hanno cioè un’età compresa tra i 25 e i 39 anni.
Insomma, i dati parlano chiaro: in un’esistenza fatta di schermi, i giochi da tavolo piacciono ancora tanto. Come mai? «Ogni volta che giochiamo ci prendiamo una pausa dalla realtà, calandoci in un mondo altrettanto vivo ma “protetto”, dove possiamo lasciarci andare, conoscerci, sperimentare», spiega Andrea Ligabue, consulente ludico, direttore artistico di Play – Festival del Gioco di Modena, ideatore di numerosi laboratori di giochi da tavolo nelle scuole e play-tester. «I giochi da tavolo hanno il “potere” di divertire ed educare, consolidare relazioni, far collaborare i giocatori, mettere in campo competizione e abilità mentali, impiegare positivamente il tempo libero, conoscere persone nuove e, perché no, tenere allenata la mente», continua l’esperto.
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Quali abilità stimolano i giochi da tavolo?
I giochi da tavolo sono un tipo di attività in grado di allenare e stimolare molteplici competenze. «Partendo dagli aspetti cognitivi, un’attività di gioco strutturato, soprattutto quando si propone un gioco di strategia, allena i giocatori al problem-solving, al senso critico e all’attitudine a prendere buone decisioni. Un gioco, anche di media complessità, è a tutti gli effetti un problema da risolvere: richiede di pesare elementi statistici, di interagire con gli altri giocatori e di comprendere le meccaniche e le regole del gioco. Nel corso della partita il giocatore deve prendere decisioni, spesso cruciali, e allenare il proprio senso critico nell’analizzare il risultato delle proprie scelte e di quelle degli avversari», spiega Ligabue.
Affinché un gioco sia utile e significativo per allenare queste abilità, però, è necessario che ai partecipanti sia chiesto di compiere scelte. «Il gioco dell’oca o la tombola, per esempio, non sono giochi che portano benefici in termini di abilità cognitive, anzi, abituano i giocatori a pensare che vincere o perdere sia solo una questione di fortuna. La stessa cosa vale per i giochi stile Trivial Pursuit, nei quali tutto si risolve dando risposte a domande più o meno interessanti. Deve essere la meccanica del gioco a stimolare ragionamenti, scelte, analisi e non solo il “vestito” o l’argomento trattato».
I giochi da tavolo migliorano la socialità e le relazioni?
«Certamente. Giocare seduti a un tavolo con amici, parenti, famigliari o anche estranei, ci abitua a entrare in relazione con le altre persone in un contesto, quello ludico, dove spesso le barriere che costruiamo attorno a noi cadono, lasciando spazio a una modalità di interazione più serena, genuina. Questo avviene non solo con i party games, il cui punto di forza sta proprio nell’atmosfera al tavolo, ma anche in giochi più strategici, dove si può competere e collaborare», continua Ligabue.
«Le emozioni condivise, le interazioni, gli sguardi, i momenti di empatia rimangono anche terminata la partita e consolidano le relazioni. Giocare insieme ad amici e parenti è un modo per rafforzare i legami; giocare con estranei è una maniera strepitosa per conoscersi. Cosa importantissima, quest’ultima, visto che oggi la società offre sempre meno opportunità di relazione che non siano veicolate dalla rete e da dispositivi mediatici», dice il ludologo.
Quanto è importante rispettare le regole di gioco?
«Il gioco analogico allena al rispetto delle regole. Il momento di gioco, infatti, inizia sempre con una spiegazione di regole alle quali i giocatori accettano di sottostare. Nel gioco digitale questo non avviene: le regole spesso sono implicite e la loro accettazione è automatica. Non si può non rispettarle, insomma. Il gioco da tavolo, invece, insegna anche a rispettare quelle regole non scritte che sono alla base della nostra socialità: rispettare l’altro, le sue scelte, i suoi tempi. È chiaro che nel gioco ci può essere chi le regole non le rispetta: saper gestire anche queste situazioni è fondamentale per un gruppo, sia esso familiare, amicale o scolastico», prosegue l’esperto.
I giochi da tavolo possono rallentare il declino cognitivo fisiologico negli anziani?
Il gioco negli anziani ha una valenza doppiamente importante: «da un lato aiuta senz’altro a prevenire certe forme di declino cognitivo e dall’altro può essere uno strumento per mantenere viva una socialità che non sempre è facile da coltivare», spiega Ligabue. «Molti studi confermano che i giocatori e coloro che si dedicano all’enigmistica sviluppano in maniera significativamente minore i sintomi del decadimento cognitivo: nel gioco il cervello si allena a trovare vie diverse, percorsi neurali che possono tradursi in benefici anche al di là del tavolo da gioco. Stimolare nei nostri anziani le attività ludiche, come i giochi di carte, gli scacchi o la dama, o magari qualche gioco più moderno, è una maniera di prendersi cura di loro, di preservare il loro cervello e la loro vitalità».
6 giochi da tavolo per adulti da regalare a Natale
Unlock!
Se volete vivere un’esperienza intensa e collaborativa, il consulente ludico Andrea Ligabue suggerisce un’escape room da tavolo, come quelle della serie Unlock! (Asmodee, 1-6 giocatori, 31,90€).
Top Ten
Se volete un party game collaborativo nuovo, divertente, che consente di riunire al tavolo fino a 9 persone, si può puntare su Top Ten (Ghenos Games, 4-9 giocatori, 22,90€).
Chard: il gioco che scotta
Arriva Chard: il gioco che scotta (Together, 2-8 giocatori, 16+, 19,90€), il gioco da tavolo che scardina ogni tabù sul sesso. Attraverso le domande presenti sulle carte “azione”, “provocazione”, “sesso” e “relazione”, i giocatori si ritrovano a raccontare i propri sex moment, sempre in modo spontaneo, divertente e mai volgare.
Ticket to Ride
Cercare di collegare segretamente le città costruendo tratte ferroviarie è l’obiettivo di Ticket to Ride (Asmodee, 2-4 giocatori, 49,99€), gioco d’avventura che negli anni ha collezionato moltissimi premi. Esistono numerose edizioni (quella in foto, ad esempio, è ambientata a New York).
Tilt
Scopri le carte, tieni d’occhio il simbolo presente su di esse e dai la risposta richiesta il più velocemente possibile. Ovviamente, senza andare in Tilt (dv games, 3-6 giocatori, 19,90€).
Cranium
Divertimento assicurato con Cranium (Hasbro Gaming, 4 o più giocatori, 36,99€), il party game con giochi di parole, mimo, disegni a occhi chiusi, recitazione e molto altro.
6 giochi da tavolo per bambini da regalare a Natale
Zicke Zacke spenna il pollo
Basato sul meccanismo del memory, Zicke Zacke spenna il pollo (Zoch, 2-4 giocatori, 4+, 33,90€) è un gioco di memoria per bambini. Per vincere bisogna “spennare” i concorrenti avversari.
Scaccia i Mostri
Ci sono dei mostri sotto al letto ma, grazie ai giocattoli dei quali loro hanno paura, si è in grado di scacciarli via. Scaccia i Mostri (Ghenos Games, 1-6 giocatori, 3+, 19,90€) è un gioco da tavolo collaborativo, adatto già a partire dai 3 anni.
Stampfarm
Pensato per i bambini dai 6 anni in su ma divertentissimo anche per i genitori, Stampfarm (dv games, 2-5 giocatori, 19,90€) è un gioco da tavolo con gli stampini. Dopo aver tirato i dadi, il bimbo deve riempire la sua scheda con i timbri degli animali.
Stone Age Junior
Stone Age Junior (Giochi Uniti, 2-4 giocatori, 5+, 29,95€) è un gioco di percorso che unisce un sistema di gestione risorse (bisogna raccogliere merci per acquistare capanne) e il meccanismo del memory, il tutto nella meravigliosa ambientazione dell’età della pietra.
Dobble
Dobble (Asmodee, 2-8 giocatori, 6+, 15,99€) è un gioco da tavolo che si basa su rapidità e colpo d’occhio: per vincere bisogna essere i più veloci a trovare l’unico simbolo in comune tra le carte svelate. Esistono diverse rivisitazioni.
Caccia al tesoro
Questa Caccia al Tesoro (Clementoni, 2-12 giocatori, 6+, 11,90€) contiene indovinelli da risolvere per trovare il tesoro nel forziere… Che mamma e papà hanno nascosto da qualche parte in casa!