Arriva un nuovo trattamento anti calvizie. Iniettare nel cuoio capelluto il proprio grasso può aiutare a prevenire la calvizie e a rendere più denso il fusto dei capelli. Lo sostiene una ricerca dell’Università di Scienze Mediche dell’Iran.
I risultati però sono promettenti anche per il più comune tipo di perdita di capelli negli uomini, che colpisce metà dei signori prima dei cinquant’anni. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Cosmetic Dermatology.
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Nuovo trattamento anti calvizie: come funziona?
I ricercatori hanno prelevato del grasso dalle cosce di alcuni volontari sia donne, sia uomini, tutti con alopecia. Gli esperti hanno poi iniettato 20 millilitri di tessuto adiposo nello scalpo tre volte a intervalli di tre mesi l’una dall’altra. Il sistema è sicuro, perché già da anni viene utilizzato dalla chirurgia estetica per rendere più giovane e rimpolpata la faccia di molte persone.
Quali sono gli effetti indesiderati di questo nuovo trattamento anti calvizie?
Gli effetti indesiderati sono limitati e lievi. Possiamo avere:
- dei lividi che spariscono velocemente,
- un po’ di dolore nella sede delle cosce dove è stato prelevato il tessuto di grasso,
- lieve bruciore sul cuoio capelluto per effetto delle iniezioni.
Quali sono i risultati del nuovo trattamento anti calvizie?
I partecipanti hanno visto un significativo aumento nella densità dei capelli sei mesi dopo il trattamento. Hanno perso anche molti meno capelli rispetto a quanto succedeva prima. È un procedimento simile a quello che si fa attraverso la PRP, utilizzando le piastrine del nostro sangue.
Secondo gli autori dello studio il trattamento offre un buon controllo contro l’infiammazione all’interno del cuoio capelluto, facendo aumentare la densità e il diametro dei fusti.
I ricercatori sostengono che queste iniezioni di tessuto adiposo possono indurre la ricrescita dei capelli, perché sono ricche di cellule staminali.
Gli altri sistemi: quali sono?
Il gruppo di ricerca ha passato in rassegna anche i trattamenti esistenti contro la calvizie, andando dal trapianto fino all’uso dei microaghi. I ricercatori hanno sottolineato come ci siano delle limitazioni in tutti questi metodi. Già una meta analisi aveva passato in rassegna i vari metodi contro la perdita dei capelli, stilando una vera e propria classifica.