Molte signore assumono pillole a base di liquirizia per alleviare alcuni sintomi della menopausa, soprattutto le vampate. Una ricerca dell’Università dell’Illinois di Chicago però mette in guardia sul fatto che potrebbero interferire con gli altri farmaci.
L’azione dell’estratto di liquirizia è molto importante
Studi precedenti dimostravano come una dose quotidiana di estratto di liquirizia riducesse le vampate fino all’80 per cento. Inoltre sembra avere anche effetti benefici sullo scheletro, aiutando a prevenire l’osteoporosi che è un’altra delle possibili conseguenze della menopausa.
Interferisce però con altri farmaci
Il problema sta però nel fatto che l’uso quotidiano di queste pastiglie potrebbe ridurre o accelerare l’assimilazione di altri medicinali da parte del fegato.
La ricerca
Gli esperti hanno analizzato gli effetti di tre tipi di liquirizia, due specie nord americane e una europea. I ricercatori hanno scoperto che quelle d’Oltreoceano influiscono maggiormente sul metabolismo di altri farmaci.
Al lavoro per un integratore sicuro
A questo punto il team sta cercando di mettere a punto degli integratori di liquirizia che non abbiano questi effetti collaterali.
Sintomi delle vampate
I sintomi delle vampate di calore sono molto fastidiosi e frequenti. La sensazione di caldo è dovuta a una vasodilatazione che colpisce soprattutto la parte superiore del tronco, il volto in particolare. Dura pochi minuti e assieme alla vampata di calore si possono anche manifestare, non sempre, delle modificazioni di tipo cardiologico, come palpitazioni, e modificazioni della pressione arteriosa.
Effetti
Dopo la vampata di calore, che crea un disagio anche di tipo psicologico e sociale perché improvvisa, si avverte una sensazione di sudorazione e dal caldissimo si passa al freddo. Questa condizione si verifica principalmente nelle ore notturne, creando anche un disturbo del sonno, problema che compare già durante il periodo critico della peri-menopausa o periodo di transizione.
Tre donne su quattro in menopausa ne soffrono
Dal punto di vista epidemiologico, le donne che soffrono di questo disturbo sono pari al 75%. La durata delle vampate di calore è limitata al periodo della menopausa, ma per alcune donne dura molti anni, fino anche a 70 anni. In questi casi, non è stata seguita alcuna terapia per contrastarle.
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