Quali sono i pericoli degli spray nasali, che aiutano a decongestionare il naso? Questa volta è l’Ansm, l’Agenzia francese per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari, a intervenire su questi farmaci.
In attesa di una decisione dell’Agenzia europea del farmaco, che sta studiando la situazione dallo scorso febbraio, le autorità sanitarie francesi hanno chiesto di evitare di assumere i vasocostrittori orali a base di pseudoefedrina contro il raffreddore o l’influenza. Si tratta di prodotti da banco, che non hanno bisogno di prescrizione medica.
Solo lo scorso mese di settembre anche l’agenzia del farmaco degli Stati Uniti era intervenuto su questi farmaci, definendoli inutili.
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Cosa sono i vasocostrittori e perché si usano contro il raffreddore?
L’obiettivo di un vasocostrittore è quello di liberare il naso. In genere la pseudoefedrina si associa con paracetamolo o ibuprofene, oppure con un antistaminico. Talvolta si possono trovare tutte e tre le classi farmaceutiche all’interno di un unico farmaco.
Da anni le società scientifiche di molti Paesi europei, Italia compresa, chiedono che questi farmaci siano venduti almeno solo presentando prescrizione medica, evitando il pericoloso fai-da-te.
In Francia gli spray nasali che contengono questa molecola, a differenza di quanto avviene da noi, possono essere venduti solo dietro la presentazione di una ricetta medica. Oltralpe è vietata anche la loro pubblicità.
Pericoli degli spray nasali: perché i francesi hanno lanciato l’allarme?
L’agenzia francese del farmaco ha spiegato che ci sono stati casi di sindromi da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e sindromi da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs) dopo l’assunzione di un vasocostrittore orale contenente pseudoefedrina.
La tesi degli esperti è che i vasocostrittori, restringendo i vasi sanguigni, possano portare a un ridotto afflusso di sangue al cervello. In alcuni casi le conseguenze possono essere ictus o infarto. Il rischio resta raro, con 307 casi segnalati in sei anni.
Gli esperti dell’Anms spiegano che:
- mai bisogna superare i cinque giorni di trattamento.
- Mai utilizzarli sotto i 15 anni,
- non vanno usati durante la gravidanza, né durante l’allattamento.
Come liberare un naso congestionato?
Se si vuole liberare il naso dal muco, i medici francesi consigliano di utilizzare gli spray nasali che contengono solo acqua marina o acqua termale. Sappiamo infatti che questi prodotti non hanno effetti collaterali. Ne esistono di diversi tipi. Ci sono quelli per la pulizia quotidiana e altri che hanno la capacità di lavare le narici chiuse grazie a una maggiore pressione.
La congestione nasale si combatte anche dormendo con due cuscini, bevendo molta acqua o tisane non zuccherate e alimentandosi con piatti leggeri ricchi di vitamine e sali minerali.