Vaccino contro Covid e contro l’influenza: devo attendere alcune settimane a farlo? Si sta diffondendo, soprattutto sui social network e su alcuni blog, la convinzione che debbano passare alcuni giorni tra le due vaccinazioni. In realtà è falso, tanto è vero che i due sieri possono essere iniettati contemporaneamente, come spiegato dal Ministero della Salute.
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I medici di famiglia fanno solo il vaccino antinfluenzale
Il dubbio è nato anche dalla scelta fatta dal Ministero della Salute di non far fare il vaccino anti Covid dal medico di famiglia, che fa solo quello contro l’influenza. È una domanda che serpeggia però da tempo. All’inizio della vaccinazione anti Covid era stato chiesto di aspettare almeno due settimane tra un’iniezione e l’altra.
Vaccino contro Covid e contro l’influenza: nessun intervallo di tempo da rispettare
Questo solo perché la vigilanza farmaceutica voleva capire meglio quali fossero gli effetti indesiderati del vaccino contro Covid, che era nuovo e come sappiamo aveva avuto corsie di emergenza per la situazione che tutto il mondo stava vivendo. Ormai gli effetti collaterali sono ben noti e quindi questa cautela non serve assolutamente più. Non c’è alcun rischio aggiuntivo a somministrare due vaccini diversi.
Per il vaccino contro il vaiolo delle scimmie occorre aspettare 4 settimane
Resta un’eccezione, che va tenuta bene a mente. Chi si vaccina contro il vaiolo delle scimmie deve attendere almeno 28 giorni, quindi quattro settimane, prima di procedere ad altre vaccinazioni. Anche in questo caso la motivazione va ricercata nel fatto che l’Organizzazione mondiale della sanità vuole indagare quali siano gli effetti collaterali del nuovo vaccino contro l’Mpox.
Vaccino contro Covid e contro l’influenza: quanto tempo aspettare a vaccinarsi dopo aver avuto Covid? E se ho avuto sintomi lievi e non ho fatto il tampone?
Per quanto riguarda invece l’intervallo di tempo che deve passare da una vaccinazione anti Covid e l’altra o dalla vaccinazione e la malattia resta ferma l’indicazione di attendere sei mesi. In questo caso l’indicazione data è per essere protetti il più a lungo possibile e non per eventuali effetti collaterali. Tanto è vero che alcune categorie fragili possono farlo già a tre mesi di distanza. Non c’è alcuna controindicazione, anche perché molte persone non sanno di aver avuto Covid, magari scambiandolo per un banale raffreddore. Si tratta di una questione di analisi dei rischi e dei benefici.